Facciamo chiarezza su alcuni concetti base del mondo delle criptovalute.
Quando si tratta di token e monete, la differenza risiede nel modo in cui sono stati creati. Tanto per iniziare, le criptomonete vengono create nella loro blockchain indipendente.
La blockchain alla base della moneta funziona in maniera autonoma. È in questo modo che si verificano tutte le transazioni, che si mantiene la moneta sicura e si dà a quest’ultima il suo valore.
Un cripto-token, invece, non viene creato sulla sua blockchain unica o indipendente. Al contrario, un token viene creato su una blockchain già esistente.
In alcuni casi, un token può finire con il trasformarsi in una moneta. Quando succede, il creatore del token realizza una nuova blockchain. Ma fino ad allora il token funziona solo per mezzo di una blockchain esistente.
È un po’ come una costruzione. La blockchain costituisce sempre la base. È ciò che sorregge la valuta, nello stesso modo in cui le fondamenta di un edificio sostengono l’intera struttura.
Utilizzando questa metafora, una criptomoneta è un edificio completamente nuovo. Necessita delle sue fondamenta e non si appoggia a nessun’altra costruzione per la sua struttura.
Un token, invece, è come un’aggiunta ad un edificio già esistente. Per aggiungere un altro piano ad un palazzo, non è necessario fare delle nuova fondamenta. Si costruisce su ciò che c’è già. È così che, fondamentalmente, funziona un cripto-token.
Monete, altcoin e token
Appurato questo concetto basilare, possiamo iniziare a scomporre l’universo delle criptovalute in due coppie principali.
Per prima cosa ci sono le criptomonete, complete della loro blockchain unica e indipendente. Ed è stato Bitcoin (Bitcoin: BITCOIN) a mettere in luce questo tipo di criptovaluta. Nello specifico, Bitcoin ha stabilito un codice affidabile per eseguire un ledger decentralizzato che supporta la moneta.
Sin dal lancio di Bitcoin, ci sono state diverse monete che si sono generate dal codice originale di quest’ultimo. Generalmente, tali monete compiono leggere modifiche alla blockchain di Bitcoin.
Tra queste vi sono monete come Namecoin, Peercoin, Litecoin e altre. Poiché questo tipo di monete deriva dal codice di base di Bitcoin, vengono spesso definite “alternative coins” o “altcoins”, per abbreviare. Le altcoin sono un importante sottoinsieme delle criptomonete.
In opposizione alle monete, e al loro sottoinsieme di altcoin, vi sono i token. I token non utilizzano la loro propria blockchain. Allo stesso modo, non funzionano come alterazione della blockchain originale di Bitcoin. Piuttosto, vengono lanciati interamente al di sopra di una blockchain già esistente.
Ethereum è diventato una delle basi di riferimento per i token. Ha reso incredibilmente semplice la creazione e il lancio dei token da parte di persone e società tramite la costruzione sulla sua blockchain sottostante.
Monete e token: Per cosa vengono utilizzati
L’utilizzo nel mondo reale di monete e token costituisce un’altra informazione essenziale per potere comprenderli. In generale, le monete fanno derivare il proprio valore per mezzo della loro blockchain indipendente. Ciò significa che sono fungibili e negoziabili. Allo stesso modo, le criptomonete possono essere suddivise in unità più piccole di valore, ma quel valore rimane inalterato.
Di conseguenza, le monete possono essere negoziate in maniera relativamente semplice. Possono anche essere convertite in valuta fiat in modo abbastanza diretto tramite un exchange.
Per farla breve, le criptomonete vengono utilizzate principalmente come loro valuta unica. Inoltre, chi le possiede può acquistare prodotti e servizi mediante quest’ultime ed è possibile negoziarle come investimenti.
Dall’altra parte, i token vengono utilizzati principalmente nelle initial coin offering, note come ICO. Quest’ultime sono un modo sempre più popolare per la raccolta di capitale iniziale da parte di nuove imprese.
In pratica, una società utilizza una blockchain come quella di Ethereum per creare e lanciare il suo token. Gli investitori possono acquistare i token e conservarli per un uso futuro o per negoziarli.
Le società utilizzano i fondi raccolti nelle ICO per iniziare ad operare. Per i possessori di token, questi funzionano essenzialmente come una partecipazione in una società. In alcuni casi, la società trasforma il token in moneta. Quando succede, i possessori del token convertono i loro token in monete, che possono poi venire utilizzate.
Conclusione
Per concludere, monete e token sono simili, in quanto vengono usati come forme di criptovaluta. In quanto tali, fanno entrambi affidamento sulla tecnologia della blockchain.
La differenza principale risiede nella loro creazione. Le monete hanno la loro blockchain unica e indipendente. I token sono creati al di sopra di una blockchain già esistente.
Questa è una differenza principalmente tecnica, che potrebbe o meno esservi utile. In molti casi, tuttavia, le persone sono interessate alle criptovalute come modo per fare soldi e non tanto per motivi tecnici. Nel primo caso, potrebbe essere importante comprendere la questione delle monete e dei token in termini di potenziale e utilizzo nel mondo reale.
Le monete sono essenzialmente una loro forma di valuta che funziona in maniera indipendente. Ad alcuni consumatori piace utilizzare le monete per fare acquisti nel mondo reale. Altri sono “hodler”. Queste persone considerano le monete un investimento e le conservano in attesa di un forte aumento del loro valore.
Al contrario, i token sono generalmente collegati ai tentativi di raccolta di fondi. In questo modo, le persone che acquistano e conservano token lo fanno solitamente come modo per investire in una startup. Tuttavia, invece di attendere una public offering, i token possono essere acquistati direttamente tramite una ICO. Per molti, i token hanno reso l’investimento nelle società startup più semplice e accessibile.