La capitalizzazione del mercato delle criptovalute è adesso pari a circa 300 miliardi di dollari, con più di 1.500 monete virtuali diverse. Non sorprende quindi che sempre più persone in tutto il mondo decidano di entrare in questo settore. Eppure all’inizio negoziare criptovalute può sembrare confusionario, in quanto il processo stesso è diverso dal trading nei mercati tradizionali e da ciò a cui molti investitori e trader sono abituati. Per iniziare a fare trading di criptovalute bisogna passare da quattro fasi essenziali. Eccole spiegate nel dettaglio.
1. Scegliere un exchange
Proprio come con la finanza tradizionale, per investire in criptovalute è necessario un luogo in cui queste monete vengono negoziate. Per iniziare, avrete bisogno di registrarvi e di versare alcuni fondi nel vostro conto e poi di cominciare ad acquistare e vendere criptovalute.
Esistono diversi exchange di criptovalute molto popolari, per esempio:
- Coinbase
- Poloniex
- CEX
- Bittrex
- Bitfinex
- Binance
- KuCoin
Questi siti possono avere termini di servizio diversi e le loro piattaforme di trading possono differire molto, quindi è meglio effettuare delle ricerche e leggere varie recensioni di exchange. Ciò vi aiuterà a scegliere quello più adatto a voi.
Secondo le statistiche di CryptocoinCharts, attualmente esistono circa 200 exchange con un volume di scambi quotidiano totale pari a 3,24 miliardi di dollari, sebbene non tutti questi mercati siano affidabili.
Infatti può capitare che i trader di criptovalute perdano le loro monete per via di attacchi informatici agli exchange. Ci sono anche dei casi in cui gli exchange cessano le attività senza molte spiegazioni, portando alla completa perdita dei fondi da parte degli investitori. Per questo motivo è fondamentale scegliere un exchange fidato. Quando si è agli inizi è opportuno scegliere le opzioni più famose e conosciute.
Nota importante: non tutti gli exchange accettano valuta fiat, quindi potreste dovere prima comprare delle criptovalute e poi depositare le monete nell’exchange per iniziare ad investire (tuttavia, esistono anche ibridi di exchange-broker-portafogli come Coinbase, in cui è possibile fare tutto in un unico posto).
2. Scegliere un portafoglio di criptovalute
Essendoci molti exchange, gli investitori devono in qualche modo trasferire i soldi tra loro ed avere anche un posto per conservare i propri asset. I portafogli di criptovalute sono strumenti che vi consentono di conservare ed inviare criptomonete avanti e indietro.
Attualmente ci sono diversi tipi di portafogli di criptovalute (mobile, desktop, hardware e di carta). Per iniziare avrete bisogno di un wallet mobile o desktop (web) connesso ad internet. Scoprite di più sull’argomento in questa guida.
Oggigiorno quasi tutte le criptovalute hanno i loro portafogli ufficiali, come il Bitcoin Core Wallet, Ethereum Wallet o MyEtherWallet, Litecoin-QT e Dash Core. Troverete il link ai loro portafogli ufficiali sulla maggior parte dei siti di criptovalute.
Inoltre sono disponibili dei portafogli multivaluta.
E diverse piattaforme, come Poloniex e Coinbase, offrono la possibilità di utilizzare exchange con portafogli integrati.
Una volta scelto il wallet che vi piacerebbe utilizzare, potete passare alla fase successiva.
3. Trovare fonti di informazione
Le criptovalute sono degli asset fortemente volatili che possono salire e scendere in ampie percentuali nel giro di poche ore. Tali movimenti possono essere scatenati da diversi eventi, quindi un trader di criptovalute deve monitorare costantemente le informazioni di mercato.
Prima di versare i vostri soldi in una moneta è buona prassi studiare l’asset. Uno degli strumenti migliori per questo genere di ricerca è Coinmarketcap, un sito in cui potete trovare informazioni su ogni moneta e token disponibile. I dati comprendono capitalizzazione, offerta, volume di scambi, ecc. Per questo motivo, il sito può essere utilizzato per comparare le criptovalute. Anche Cryptocompare è un sito utile per questo genere di dati.
Il modo migliore per tenere d’occhio notizie relative alle criptovalute è quello di seguire i principali blog e portali di notizie del settore: Coindesk, News Bitcoin, The Merkle, Hackernoon.
Sui social media si possono trovare sempre più informazioni utili – ad esempio, potreste addentrarvi in subreddit, canali Telegram e Discord e discussioni su Quora relativi a criptovalute.
Un altro buon modo per ricevere dati aggiornati è seguire CoinMarketCal, che tiene traccia di eventi inerenti alle criptovalute che sono potenzialmente in grado di incidere sulle monete listate sugli exchange.
4. Utilizzare la tecnologia per migliorare la produttività e minimizzare i rischi
Adesso possedete delle conoscenze e degli strumenti per fare trading di criptovalute. Tuttavia ci sono ancora alcuni elementi mancanti.
Per prima cosa i trader sui mercati tradizionali possono utilizzare gli indici azionari per l’analisi comparativa nel momento della creazione del portafoglio. S&P500 e Nasdaq Composite ne sono degli esempi perfetti. Questi consentono agli operatori di negoziare facilmente interi settori e di gestire portafogli complessi in investimenti semplici, riducendo i rischi e la volatilità del portafoglio.
È importante trovare strumenti simili anche per il mercato delle crypto. Cryptoindex 100 (CIX100), per esempio, è un indice automatizzato calcolato da un algoritmo di apprendimento automatico che analizza le criptovalute. Questo strumento consente ai trader di ridurre la volatilità e i rischi per i loro portafogli, oltre che i costi e gli sforzi inerenti all’investimento in diverse monete, portando a notevoli risparmi nelle negoziazioni.
Una volta creato il vostro portafoglio, potete seguire le monete tramite app specializzate come Blockfolio o Delta, che forniscono indicazioni preziose (prezzi degli exchange in tempo reale, l’order book per ogni moneta, ecc.). L’utilizzo di questi strumenti migliora inoltre la produttività.
Questi sono in sintesi gli elementi da cui un buon trader di criptovalute non può prescindere: trovare fonti di informazione affidabili, imparare a effettuare ricerche in autonomia, scegliere le piattaforme di scambio e i wallet adatti alle proprie esigenze, e trovare benchmark e strumenti adatti più appropriati alla gestione del portafoglio.