QTUM, una guida completa
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10 maggio 2018

Tutto quello che bisogna sapere su QTUM, progetto che unisce il meglio delle blockchain di Ethereum e Bitcoin.

QTUM (si pronuncia “quantum”) è una tecnologia blockchain, sviluppata da una società con sede a Singapore, che unisce gli smart contract di Ethereum alla rete Bitcoin utilizzando la proof-of-stake come metodo di validazione.

In questo modo, QTUM spera di incrementare la portata e l’interoperabilità delle applicazioni degli smart contract, soprattutto per fini aziendali e istituzionali.

Inoltre, QTUM migliorerà gli strumenti, i modelli e altre opzioni plug-and-play degli smart contract per renderne più semplice la creazione e l’esecuzione da parte delle imprese.

L’idea alla base di QTUM è quella di rendere gli smart contract più agevoli e sicuri, offrendo l’interoperabilità con le principali criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. La base per il codice di QTUM è la blockchain di Bitcoin, ma i suoi sviluppatori hanno estratto ed aggiunto livelli alla blockchain di bitcoin che consentono alla macchina virtuale per gli smart contract di Ethereum di girare sulla rete Bitcoin. Di conseguenza, QTUM beneficia dei nuovi sviluppi nelle comunità di Bitcoin e di Ethereum e gli smart contract creati su quest’ultimo possono essere facilmente importati anche su QTUM.

Dopo un iniziale crowdsale nel mese di marzo, la mainnet di QTUM è stata attivata a metà settembre del 2017. Al momento, QTUM è la 18° criptovaluta più grande per capitalizzazione di mercato, secondo CoinMarketCap, a 1,75 miliardi di dollari.

Creata per le imprese: gli smart contrat aziendali semplificati

Sebbene chiunque possa utilizzare QTUM, la sua fondazione si concentra sulle applicazioni commerciali degli smart contract. Il suo obiettivo è quello di facilitare la transizione dai sistemi preesistenti nelle vecchie organizzazioni a soluzioni basate sulla blockchain, che incrementino l’automatizzazione e riducano i costi. Ciò può avvenire tramite la creazione di token personalizzati da parte di una società e far sì che attivino alcuni suoi beni e servizi. In alternativa, la decentralizzazione della blockchain potrebbe aiutare con la gestione della catena di fornitura autoesecutiva. Un ledger distribuito possiede applicazioni immediate nella riduzione dei rischi e nella cybersicurezza e i contratti possono venire eseguiti e messi al sicuro in maniera automatica.

Queste soluzioni sembrano promettenti per le imprese, ma in pratica molte di queste opzioni non sono attuabili, dato lo stato attuale della tecnologia della blockchain. Secondo il team di QTUM, Ethereum ha ancora dei problemi di stabilità che devono essere risolti e la sua dipendenza dai saldi dei conti piuttosto che dagli output delle transazioni non spesi lo rende incompatibile in scenari in cui sono richieste l’interoperabilità di Bitcoin o alcuni scenari di scalabilità.

Sebbene Bitcoin sia la blockchain più stabile e sicura disponibile, la sua rete presenta delle sfide. Per prima cosa, non è Turing-conforme, il che significa che programmare smart contract direttamente con Bitcoin non è possibile. Inoltre, secondo Patrick Dai, uno dei fondatori di QTUM, gli sviluppatori delle imprese potrebbero voler essere cauti nel creare un clone privato della blockchain di Bitcoin perché utilizzerebbe la proof of work e richiederebbe il consenso dei miner.

La soluzione di QTUM fornisce il meglio da entrambi i mondi. Consente alla facilità di programmazione presente sulla rete di Ethereum di combinarsi con la sicurezza e stabilità della blockchain di Bitcoin. Inoltre, gli sviluppatori di QTUM forniranno strumenti, progetti e smart contract predefiniti che consentiranno la creazione rapida di nuove app decentralizzate (dAPP) e altri casi d’uso basati sulla blockchain per le imprese.

Verifica della macchina virtuale di Ethereum e Bitcoin UTXO

QTUM si propone come un ponte tra la stabilità di Bitcoin e la tecnologia di Ethereum. Nello specifico, ciò significa che QTUM esegue una versione della Ethereum Virtual Machine (EVM) – oltre alla blockchain di Bitcoin.

Il problema è una fondamentale incompatibilità tra le modalità in cui Bitcoin ed Ethereum memorizzano i dati.

Il ledger della blockchain di Ethereum utilizza i saldi dei conti, un po’ come una banca, nel modo in cui siamo abituati a pensarla. Tuttavia, il ledger di Bitcoin usa gli output di transazioni non spese (UTXO) come indicatori di valore. I bilanci dei conti sono più semplici e facili da scrivere in codice ed è per questo che Ethereum li utilizza. Tuttavia, secondo il team di QTUM, con gli UTXO è più semplice convalidare le transazioni ed è possibile elaborarne ulteriori contemporaneamente, indipendentemente dalla sequenza. Ciò rende gli UTXO più sicuri e scalabili.

Di conseguenza, se la Virtual Machine di Ethereum è creata su un sistema che utilizza i saldi dei conti, implementare l’EVM sulla blockchain di Bitcoin rappresenta una sfida molto seria dal punto di vista tecnico. QTUM pone una soluzione a questa sfida con un livello di astrazione dell’account che converte gli output della blockchain in saldi contabili e facilita il trasferimento di informazioni tra l’EVM e la blockchain basata su UTXO. Questo livello di astrazione è il più grande contributo tecnologico di QTUM.

La conseguenza di questa fusione tra Ethereum e Bitcoin è che gli aggiornamenti sviluppati per ciascuna piattaforma si applicheranno anche a QTUM.

I feed di dati e gli Oracle rendono QTUM ampiamente utile

Oltre a combinare il meglio di Bitcoin ed Ethereum, QTUM supporta anche l'integrazione di feed di dati esterni e qualcosa che il team definisce “oracles”. Questi non sono altro che una sorta di API che consente ai dispositivi esterni di fornire e acquisire informazioni dagli smart contract che operano sulla piattaforma di QTUM. Gli “oracles” sono parti fidate sulla rete che possono fornire dati, eseguire calcoli offline e aiutare nelle computazioni.

L’accettazione di dati ed elaborazioni esterne è necessaria per molte potenziali applicazioni di smart contract nel mondo degli affari. Questo vale soprattutto per le applicazioni che richiederebbero una notevole potenza di elaborazione, poiché gli smart contract eseguiti sulla macchina virtuale richiedono che ciascun nodo della rete completi i calcoli. Sono necessarie parti esterne fidate che forniscano la potenza di calcolo offline per evitare che le macchine virtuali vengano sfruttate in maniera eccessiva.

Proof of Stake 3.0: L’unica piattaforma di smart contract PoS

Un’altra caratteristica chiave della soluzione di smart contract di QTUM è l'implementazione della proof-of-stake (PoS) al posto della proof-of-work (PoW), come attualmente utilizzata sulle blockchain di Bitcoin ed Ethereum. Tale implementazione rende QTUM la sola blockchain in cui la proof-of-stake (PoS) aziona gli smart contract.

L’importanza della proof-of-stake per gli smart contract non dovrebbe essere sottovalutata. Sebbene la blockchain offra aggiornamenti di efficienza per gli utenti aziendali, tali miglioramenti risultano compromessi se si considera l'inefficienza del mining della proof-of-work.

Proof-of-Work e Proof-of-Stake a confronto

Blockchain su dispositivi mobili: eseguire smart contract con i light client

Un grosso ostacolo che si frappone all’adozione diffusa di dApp basate su smart contract è la loro incapacità di essere gestite da un light client. Un light client è un nodo sulla rete blockchain che non mantiene una cronologia completa della blockchain. Al contrario, ogni volta che si effettua l’accesso, risale soltanto ad alcuni dei blocchi più recenti/rilevanti nella chain per verificare le transazioni.

In genere i light client non venivano supportati in combinazione con la gestione degli smart contract. Creare, gestire e modificare uno smart contract richiedeva l’esecuzione di un nodo completo della rete. In caso di connessioni lente, memoria insufficiente o utilizzo di un telefono cellulare, gli smart contract non erano disponibili.

QTUM cambia tutto ciò e apre le porte a una gestione degli smart contract dal cellulare o da un nuovo computer in un breve lasso di tempo.

Ciò è possibile perché QTUM utilizza la tecnologia UTXO, che consente la semplice verifica dei pagamenti (SPV). L’SPV permette ai light client di verificare le transazioni senza dover eseguire un nodo completo. Potreste eseguire uno smart contract dal vostro telefono in pochi click, portando la tecnologia dirompente della blockchain alle applicazioni mobili.

Fonte: CoinCentral

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