Nella giornata di ieri il bitcoin (Bitcoin) ha iniziato una forte discesa. Durante questa caduta libera è arrivato a bucare i 5600 $ per la prima volta nel 2018.
Il crash è stato preceduto da un periodo segnato dall’assenza della proverbiale volatilità della principale criptovaluta, che invece ora viene data a 5495 $ su Coinmarketcap, -12,94 % rispetto alle 24 ore precedenti.
Nel frattempo l’indice di dominanza del BTC ha superato il 54% e adesso si attesta intorno al 53%. All’inizio della settimana era pari al 52%.
Le vendite si sono estese a tutto il comparto crypto. La capitalizzazione totale che si è assottigliata di circa 25 miliardi di dollari, raggiungendo così quota 185 miliardi di dollari, mentre i volumi giornalieri sono praticamente raddoppiati rispetto a ieri.
Gran parte delle altcoin sono in rosso e quasi sempre con perdite a doppia cifra percentuale. Spicca in negativo la performance di Bitcoin Cash (Bitcoin.Cash), che azzera i guadagni registrati negli ultimi giornii n attesa dell’hard fork e ritraccia cedendo il 25% sul time frame settimanale.
Mati Greenspan, Senior Market Analyst di eToro, ha chiamato in causa l’attivazione degli stop loss in area 6000 $ per bitcoin e un possibile “effetto spillover” provocato dal parallelo sell-off delle azioni tech.
Un’altra ragione per questo collasso potrebbe derivare dai trader e dagli investitori statunitensi. Alcuni osservatori hanno ipotizzato che i contribuenti americani starebbero scaricando le loro posizioni in criptovalute, allo scopo rientrare in uno scaglione più favorevole per quanto riguarda le imposte sulle plusvalenze.
Bitcoin $6,000 support broken. 2017 traders getting their IRS tax bill? pic.twitter.com/rScoCxEvyI
— Tuur Demeester (@TuurDemeester) November 14, 2018
Inoltre, sempre nella giornata di ieri, sono stati chiusi i futures sul bitcoin del CBOE.