LA FINMA, l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari della Svizzera, ha consigliato alle banche e alle altre istituzioni finanziarie di tenere presente che il rischio di copertura associato alle criptovalute può arrivare all’800%, secondo quanto riportato dal portale di notizie Swissinfo.
Queste stime sarebbero contenute in una lettera della FINMA inviata a EXPERTsuisse, un’associazione di esperti in materia fiscale e di revisione. La lettera, di cui Swissinfo ha visionato una copia, inizia così:
“La FINMA ha recentemente ricevuto un numero crescente di richieste di informazioni da parte di banche e broker di valori mobiliari che detengono posizioni in criptovalute e sono soggetti ai requisiti patrimoniali, alle disposizioni sulla ripartizione del rischio e alla regolamentazione per il calcolo dei coefficienti di liquidità a breve termine”.
Nella lettera, la FINMA raccomanda ai fornitori di servizi finanziari di attribuire a ogni posizione aperta sugli asset digitali una ponderazione del peso del rischio di credito e del rischio di mercato pari fino all’800%.
Se, con il bitcoin attualmente a quota 6425 $, una banca svizzera volesse seguire queste indicazioni, allora dovrebbe detenere 51400 $ per ogni bitcoin presente nei suoi libri contabili.
L’agenzia ha aggiunto inoltre che le sue stime non cambiano a seconda del metodo di conservazione delle criptovalute (banca o portafoglio di negoziazione) e che questi asset non presentano sufficiente liquidità.