Dopo la blockchain, Malta punta sull’intelligenza artificiale
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04 ottobre 2018

Adesso Malta non aspira più solo al titolo di Isola della Blockchain, ma dichiara di avere ufficialmente nel mirino un’altra tecnologia disrupitve: l’intelligenza artificiale.

Lo ha annunciato oggi il primo ministro maltese, Joseph Muscat, che ha tenuto un intervento alla seconda giornata della prima edizione del Delta Summit, conferenza dedicata all’industria che ruota intorno alla blockchain e alle criptovalute.

L’evento è stato supportato dal governo, che è responsabile della prima struttura legislativa incentrata sulla tecnologia del registro distribuito (DLT).

Dal palco della manifestazione, Muscat ha sottolineato con orgoglio il ruolo da protagonista assunto dell’isola in questo campo:

“Da Hong Kong a Helsinki, da Tokyo a Torino, da New York a Nairobi, è abbastanza raro che nelle riunioni a cui partecipiamo, la stessa parola susciti la stessa reazione positiva, con gli occhi spalancati, in attesa, curiosa. Questa parola è blockchain. Questa è la reazione che sono piacevolmente abituato a ricevere. Ma quello che è ancora meglio è che in ogni angolo del mondo, la blockchain è ora associata a un’altra parola. Questa parola è Malta”.

E ha aggiunto: “Nello scegliere tra l’essere i primi e l’essere i migliori, sceglieremo sempre la seconda opzione. Nel caso dei tre atti legislativi che costituiscono il nostro quadro innovativo, siamo al contempo i primi e i migliori. Faccio umilmente presente che siamo i primi e migliori non solo in Europa, come volevamo essere, ma nel mondo, dove nessuno si aspettava che potessimo essere”.

Ma le ambizioni della piccola isola nel Mediterraneo vanno oltre, rivela il leader laburista:

“L’intelligenza artificiale e un quadro normativo sensato, il migliore della sua classe, sono ora all’ordine del giorno. Siamo sicuri che con l’intelligenza artificiale possiamo replicare e migliorare ciò che stiamo facendo con la blockchain”.

Questa posizione viene condivisa da Silvio Schembri, segretario parlamentare per l’innovazione e uno dei principali promotori della visione della Blockchain Island, che ha detto subito dopo:

“Non possiamo fermare il cambiamento e dovremmo invece scegliere di abbracciarlo, se vogliamo sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie emergenti”.

Secondo Schembri il Delta Summit invierà un messaggio forte alle istituzioni di tutto il mondo.

Intanto un messaggio forte è stato sicuramente inviato alle banche maltesi, spesso non altrettanto aperte per qunto riguarda l’apertura di conti di startup blockchain o addirittura refrattarie al permettere ai propri clienti di depositare soldi presso i crypto exchange.

Ma una reazione tra i maltesi c’è stata, come dimostra Revolut, una piattaforma bancaria digitale che supporta criptovalute e monete fiat, capace di raccogliere oltre 35.000 iscritti, a meno di un mese dal lancio dei suoi servizi a Malta.

E a questo proposito un altro relatore presente alla manifestazione, l’esperto del settore bancario Roderick Psaila, lancia una previsione che sa di avvertimento: nel 2019 arriveranno sulla scena maltese due o tre nuove banche che abbracceranno la blockchain e le criptovalute, assicurandosi il dominio locale di questo segmento.

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