Oggi a Bruxelles il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio ha firmato l’adesione dell’Italia alla Blockchain Partnership, iniziativa lanciata ad aprile a cui avevano preso parte inizialmente 22 paesi europei. In seguito si sono uniti al progetto Grecia, Romania, Danimarca e Cipro.
“L’Italia, inspiegabilmente, ne era rimasta fuori. Almeno fino ad oggi: lo scopo principale della collaborazione tra gli Stati membri sarà per lo scambio di esperienze e competenze in campo tecnico e normativo, soprattutto al fine di promuovere la fiducia degli utenti e la protezione dei dati personali, di aiutare a creare nuove opportunità di business e di stabilire nuove aree di leadership dell’Ue a beneficio dei cittadini, dei servizi pubblici e delle aziende”, ha commentato Di Maio.
A dare la notizia era stata ieri la deputata del M5S Mirella Liuzzi, segretario di presidenza della Camera, che ha spiegato in un’intervista a Key4biz:
“Dopo la call per la selezione di 30 componenti del Gruppo di esperti di alto livello per l’elaborazione della strategia nazionale sull’intelligenza artificiale, il Mise a breve lancerà la call per esperti in blockchain per la stesura della strategia nazionale del settore”.
La firma dell’Italia è stata accolta con favore da Mariya Gabriel, commissario europeo per l’economia e la società digitali e promotrice dell’accordo, secondo cui la blockchain è “una tecnologia chiave di un internet incentrato sull’uomo”.
Congratulations 🇮🇹 Min @luigidimaio for Italy becoming the 26th Member State to join the #BlockchainDeclaration. Blockchain will underpin a lot of future online services, public and private. It is a key technology of a human-centric internet. pic.twitter.com/mXKV28jFxJ
— Mariya Gabriel (@GabrielMariya) September 27, 2018