La tecnologia di Zcash (EXANTE: ZEC.EXANTE) può aiutare la rete Ethereum a scalare. A sostenerlo è il fondatore della piattaforma, Vitalik Buterin. Secondo lui, grazie alla soluzione on-chain zk-SNARKs, Ethereum può arrivare ad elaborare fino a 500 transazioni al secondo senza dover ricorrere a soluzioni di secondo livello, come Plasma o Raiden.
zk-SNARKs (Zero-Knowledge Succinct Non-Interactive Argument of Knowledge) consente l’inserimento di grandi pacchetti di dati nelle cosiddette prove compresse che mantengono una dimensione costante indipendentemente dall’input.
Lo sviluppatore ha descritto un metodo che include un nodo relayer, cioè un computer che raccoglie le transazioni e riceve le commissioni di transazione. Buterin ritiene che il suo schema permetterà di ottimizzare le transazioni con ETH di 24 volte e le transazioni dei token ERC20 di 50 volte.
“Mi rendo conto che quanto detto richiede un lavoro di computazione intenso da parte dei relayer. Ma a questo punto, è risaputo che l’ottimizzazione dei provers SNARK/STARK è super-importante, quindi sono sicuro che nel tempo ci sarà sempre più lavoro di ingegneria del software”, dice Buterin.
La community della criptovaluta ha messo da tempo al centro del dibattito le difficoltà di Ethereum nell’affrontare l’aumento del carico di lavoro da parte degli utenti. Lo sviluppatore del client Parity per Ethereum Afri Schoedon ha persino esortato a smettere di “distribuire d-apps su Ethereum”.
Inoltre la scorsa settimana l’hashrate della rete Ethereum è diminuito da 294 TH/s a 246 TH/s rispetto al mese precedente, tornando ai livelli di febbraio. Si tratta del calo più netto mai registrato dal lancio della blockchain di Ethereum nel 2015.