La SEC è tornata a esprimersi sull’ETF dei Winklevoss.
La U.S. Securities and Exchange Commission (SEC) ha esaminato per la seconda volta la richiesta di quotazione di un exchange-traded fund (ETF) sul bitcoin presentata dai gemelli Winklevoss, confermando la bocciatura decisa a marzo 2017. L’ETF, il cui obiettivo è attrarre gli investitori istituzionali, doveva essere negoziato sul Bats BZX Exchange, che fa parte di CBOE Global Markets.
Questa notizia ha avuto immediatamente delle ripercussioni negative sul prezzo del bitcoin (Bitcoin: BITCOIN), che ha cominciato a scendere sotto quota 8000 $.
L’ente regolatore statunitense sostiene che Bats non ha i mezzi per salvaguardare il mercato da potenziali manipolazioni e che soffre di una mancanza di liquidità, dal momento che dovrebbe tracciare i BTC scambiati attraverso Gemini, un exchange che secondo la SEC ha volumi di negoziazione relativamente piccoli.
Scrive la SEC:
“BZX non ha dimostrato che il bitcoin e i mercati del bitcoin sono intrinsecamente resistenti alla manipolazione…”.
L’authority ha chiarito che questo giudizio non riguarda le applicazioni di altri richiedenti, ma solo quella dei fratelli Winklevoss, lasciando così la porta aperta all’approvazione di altri ETF sul bitcoin in futuro.
I riflettori del mercato sono puntati in particolare sul pronunciamento della SEC nei confronti della richiesta di un altro ETF sul bitcoin da parte del CBOE (in collaborazione con VanEck e SolidX), depositata il 9 luglio. Il responso è atteso per non prima del 10 agosto.
Un’altra organizzazione, Bitwise, ha chiesto l’approvazione per il lancio di un ETF che traccia le 10 criptovalute più capitalizzate.
Inoltre pochi giorni fa la SEC si è presa altri due mesi (fino al 21 settembre) per decidere se dare il via libera a cinque ETF sul bitcoin offerti dalla società di investimento Direxion Asset Management.