Ieri Tether ha immesso sul mercato altri 250 milioni di USDT.
Nella giornata di ieri Tether ha emesso altri 250 milioni di dollari in USDT, detti anche tether dollars, a quanto emerge dai dati di Omni Explorer. Un mese fa ne sono stati emessi altri 250 milioni.
Il creatore di Litecoin, Charlie Lee, ha commentato la notizia sul suo account Twitter, osservando che l’emissione dei token USDT precede la crescita del prezzo del bitcoin. In altre parole, dice Lee, la domanda di tether dollars si è rivelata abbastanza elevata da consentire a Tether di emettere ulteriori 250 milioni di USDT.
Generally, this has been a precursor of price going up. Tether gets printed when people deposit USD and get USDT back. This USDT will then be used to buy crypto. This is similar to someone depositing $250MM to exchanges. Of course, that doesn't mean they will buy right away. DYOR https://t.co/zg2PEjGohv
— Charlie Lee [LTC⚡] (@SatoshiLite) June 25, 2018
Allo stesso tempo Lee sottolinea che questo non significa che i token saranno utilizzati immediatamente per comprare criptovalute. Tuttavia pochi minuti dopo la comparsa della registrazione in Omni Explorer, il prezzo del bitcoin è salito fino a 6.300 dollari.
Ma all’interno della community di appassionati di criptovalute persistono i dubbi sul fatto che l’azienda abbia sostenuto quest’ultima emissione con le proprie riserve fiat. La scorsa settimana Tether aveva rivelato i risultati di una verifica effettuata da uno studio legale statunitense, Freeh Sporkin & Sullivan. Il report confermava che Tether disponeva di riserve più che sufficienti per far fronte ai suoi obblighi. Nonostante ciò, non sono mancate le critiche alla società per non aver condotto un audit vero proprio; critiche a cui Tether ha risposto che non è possibile utilizzare i metodi standard di revisione per valutare una criptovaluta.
Il documento omette inoltre di indicare se, al di fuori dell’1/giugno/2018, i token fossero pienamente garantiti da depositi bancari con un corrispettivo in dollari o no.
L’USDT è uno stablecoin agganciato al dollaro statunitense, ma nel tempo diversi osservatori hanno messo in dubbio questa affermazione e il Dipartimento di Finanza dell’Università del Texas a Austin ha anche pubblicato uno studio che accusa Tether di aver manipolato il prezzo del bitcoin.
Corrado Nizza