Il principale exchange della Corea del Sud ha subito un attacco informatico.
Bithumb, il più importante exchange della Corea del Sud, ha comunicato di aver sospeso i depositi e i prelievi dopo un attacco informatico in cui sono stati rubati circa 30 milioni di dollari (35 miliardi di won) in criptovalute.
Perché è importante
- Bithumb è uno dei maggiori exchange in Asia e il sesto più grande al mondo, con un volume di scambi giornalieri pari a 270 milioni di dollari.
- All’inizio di giugno un’altra piattaforma sudcoreana, Coinrail, ha subito un attacco di hacker, con una perdita stimata sui 40 milioni di dollari
Bithumb urgently ask our valuable customers not to deposit any fund into Bithumb wallet addresses for the time being.
— Bithumb (@BithumbOfficial) June 20, 2018
▶ https://t.co/rnMGmKMBUf
Bithumb non ha rivelato ulteriori dettagli circa la natura dell’hacking né quali sono state le criptovalute coinvolte, ma ha promesso che restituirà agli utenti i fondi sottratti. Il resto degli asset dei clienti sono stati trasferiti in un cold wallet. È la terza volta in un anno che il sito viene violato.
Ad ogni modo non si tratta di un attacco informatico particolarmente grave dal punto di vista finanziario. Basti ricordare che a gennaio l’exchange giapponese Coincheck ha perso oltre 500 milioni di dollari in criptovalute, considerato il più grande furto mai avvenuto nel settore.
Aggiornamento:
La polizia sudcoreana ha avviato un’indagine sull’attacco hacker a Bithumb. I funzionari della divisione di cybersicurezza stanno sequestrando i file dai server dell’exchange. Le autorità intendono analizzare i dati e le prove per confermare se la società sia stata effettivamente oggetto di un attacco informatico e da chi. Le ipotesi più diverse su quanto sia realmente accaduto si stanno diffondendo rapidamente sui social media.
Qualcuno per esempio ha notato che il post dell’account Twitter ufficiale Bithumb che faceva riferimento all’hack e prometteva ai clienti un rimborso dei fondi è stato cancellato.
Altri sospettano che lo stesso account Twitter di Bithumb sia stato manomesso e ritengono che le imposte arretrate per 27 milioni di dollari (30 miliardi di won) che l’azienda deve pagare alle autorità possano essere legate questo hacking, di cui si comincia a sospettare la veridicità.
2nd largest Korean Bitcoin exchange hacked (#7 worldwide), $30M stolen. HT @MEKhoko https://t.co/BQWiZNKD9X
— Tuur Demeester (@TuurDemeester) June 20, 2018
Bithumb had to pay $28 million worth of back taxes and now lost $30 million less than 2 weeks later. 🤔 https://t.co/spvFpzpb6X pic.twitter.com/DPq9kQG7Nm
— WhalePanda (@WhalePanda) June 20, 2018
Is this coincidence?
— Tammo Peters (@TammoP) June 20, 2018
💰On the 8th of June #bithumb faced a bill for back taxes that totals around $28 million.
💸12 days later - there's a #hack of $30 million, almost the same amount.
Normally a hack is bad for business but it can also reduce taxes.https://t.co/AYDdZRIE1c pic.twitter.com/5BYNkfQqgA
Inoltre, secondo CoinDesk Korea e l’agenzia di stampa Yonhap, a essere stato preso di mira sarebbe XRP di Ripple, la terza criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Bithumb non ha ancora offerto un commento ufficiale in risposta a queste indiscrezioni.
Corrado Nizza