Una legge per tutti gli exchange
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13 giugno 2018

Il Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale lavora a un quadro normativo per le piattaforme di scambio di criptovalute.

Il Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), un’organizzazione intergovernativa che si occupa dell’elaborazione di misure di contrasto al riciclaggio di denaro, vuole creare una serie di norme obbligatorie per gli exchange di criptovalute.

A far trapelare è stato un funzionario giapponese rimasto anonimo, che ha rivelato a Reuters che il gruppo discuterà questo problema in occasione di una riunione prevista il 24 giugno. Tra gli argomenti sul tavolo figurano anche l’efficacia delle norme correnti, la loro applicabilità alle nuove piattaforme di scambio e i principi per l’attuazione di tali requisiti nei paesi in cui le criptovalute sono vietate.

A quanto pare l’iniziativa è collegata agli appelli dei paesi membri del G20, che hanno affrontato il problema della regulation delle criptovalute al vertice di marzo.

Tuttavia prima di intraprendere qualsiasi azione, i rappresentanti delle maggiori potenze mondiali hanno convenuto che la questione deve essere studiata in modo più approfondito. Il termine per l’accettazione delle raccomandazioni in merito a questo tema è fissato a luglio di quest’anno.

Attualmente gli exchange seguono raccomandazioni non vincolanti che riguardano la divulgazione di informazioni su attività sospette, la registrazione, ecc. Inoltre i singoli Stati stessi decidono in autonomia che misura regolamentare le varie società che operano nelle loro giurisdizioni.

Nell’aprile 2017 il Giappone ha riconosciuto ufficialmente bitcoin e le valute digitali come mezzo di pagamento legale e ha installato un sistema per la registrazione degli exchange. Inoltre il Giappone presiederà il G20 nel 2020 e il governo del paese punta a stabilire delle norme sovranazionali obbligatorie per la regolamentazione degli exchange entro il 2019 o prima.

A cura di Corrado Nizza

Fonte: Reuters

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