Il MIT ha applicato i contratti intelligenti alle transazioni di Bitcoin sul Lightning Network.
Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha condotto una serie di esperimenti con il Lightning Network che hanno visto l’utilizzo degli smart contract. Gli autori dello studio, Tadge Dryja e Alin S. Dragos, sono arrivati alla conclusione che il LN può migliorare significativamente le transazioni della criptovaluta e contribuire a risolvere i problemi di scalabilità di Bitcoin.
Il Lightning Network consente agli utenti di bypassare la blockchain principale durante l’esecuzione delle operazioni sulla rete. Per effettuare un trasferimento, gli utenti devono aprire un canale di pagamento bilaterale con un conto comune e depositarvi dei fondi, per poi scambiarsi gli asset. I creatori del Lightning Network credono che sia possibile costruire una lunga rete di link dove ogni utente può muovere la criptovaluta attraverso una “live chain”.
L’integrazione della tecnologia blockchain nell’economia reale richiederà una fornitura costante di grandi quantità di dati e, secondo i ricercatori del MIT, saranno necessari molti “oracoli”, ovvero degli enti di fiducia per la trasmissione di dati agli smart contract, per il corretto funzionamento del LN.
Ma gli sviluppatori sottolineano che al momento la rete non è ancora pronta per le transazioni con grossi importi, poiché il codice del protocollo necessita delle migliorie e ci sono ancora molti esperimenti ancora da portare a termine.
A cura di Corrado Nizza