Bruno Le Maire, ministro dell’Economia e Finanze francese, è passato da critico a sostenitore entusiasta delle criptovalute.
Il ministro dell’Economia delle Finanze francese Bruno Le Maire ha espresso il suo “sostegno totale e determinato” all’industria delle criptovalute e della blockchain durante una colazione di lavoro ufficiale con un gruppo di imprenditori francesi tenutasi martedì.
“Un anno fa ero un neofita, ma ora mi sono appassionato”, ha detto Le Maire. “Mi ci è voluto un anno. Insegniamo ai nostri concittadini a fare della Francia il paese leader in Europa per quanto riguarda l’innovazione legata alla blockchain e alle criptovalute”.
Eppure nel recente passato Le Maire non aveva mai nascosto la sua avversione nei confronti delle criptovalute. “[Il bitcoin] non mi piace. Può nascondere attività come traffici di droga e terrorismo. Presenta un ovvio rischio speculativo” diceva a dicembre. E a gennaio rincarava la dose: “Vogliamo un’economia stabile: rifiutiamo gli alti rischi di speculazione e le possibili manipolazioni finanziarie legate al bitcoin”.
Successivamente Le Maire si era pure fatto promotore di un asse franco-tedesco per la regolamentazione comune del bitcoin tra i paesi membri del G20.
Senza contare l’istituzione di un osservatorio sul bitcoin a capo di cui era stato messo un ex vice governatore della Banca di Francia, noto per le sue posizioni critiche verso la creazione di Satoshi Nakamoto.
Ma adesso qualcosa è cambiato e Le Maire sostiene di non essere favorevole alla proposta di tassare le criptovalute come i metalli preziosi. Il ministro preferisce invece una nuova struttura più stabile che consenta alle Ico e agli investitori una pianificazione di lungo termine. E ha anche suggerito che le transazioni all’interno dell’ecosistema delle criptovalute potrebbero essere tassate solo in caso di conversione in valuta fiat.
Le Maire, riferisce il portale Bitcoin.Fr, ha infine sottolineato che gli interessi del governo e comunità delle criptovalute sono dalla stessa parte.