L’Unicef lancia una campagna per i bambini siriani e chiama in causa appassionati di videogiochi e mining.
L’Unicef ha chiesto ai gamer, agli appassionati di eSport e a chiunque sia dotato di schede grafiche potenti di minare Ethereum, nel tentativo di raccogliere fondi per i bambini nella Siria dilaniata dalla guerra.
Lo scopo dichiarato dell’iniziativa, chiamata Game Chaingers, è riunire la potenza di calcolo di tutti gamer del mondo per una buona causa.
Per prendervi parte bisogna installare Claymore, un software di mining, che estrarrà ether che andranno direttamente nel wallet elettronico dell’Unicef.
Finora il fondo ha raccolto 43 euro ma il progetto continuerà per altri 57 giorni. Attualmente il mining rig messo a disposizione opera a 254 MH/s.
L’organizzazione umanitaria dice che Game Chaingers nasce dalla necessità di trovare nuovi donatori, visto che la maggior parte dei suoi benefattori sono over 50.