L’India non ha messo al bando le criptovalute
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01 febbraio 2018

Basta che i media riportino erroneamente la dichiarazione di un ministro indiano e il mercato delle criptovalute si tinge di rosso.

Oggi il ministro delle Finanze indiano, Arun Jaitley, ha tenuto il discorso sul bilancio 2018-2019, ribadendo che il governo di Narendra Modi non riconosce le criptovalute come sistema di pagamento e che verranno prese tutte le misure possibili per bloccare gli usi illeciti delle monete virtuali.

Il governo di Nuova Delhi pensa inoltre alla blockchain e ne valuterà l’utilizzo di questa tecnologia per sviluppare l’economia digitale indiana.

Le autorità locali hanno già annunciato che applicherà una tassazione del trading di criptovalute. L’India ha registrato un vero e proprio boom in questo mercato, che secondo ha prodotto 3,5 miliardi di dollari di transazioni effettuate nei 17 mesi precedenti.

Purtroppo la dichiarazione del ministro Jaitley è stata interpretata da agenzie, blog e portali di notizie come un divieto completo all’uso delle criptovalute nel paese, compreso il trading sugli exchange.

Titoli che proclamavano la “fine per le criptovalute in India” hanno contribuito ad alimentare una pioggia di vendite, che ha fatto toccare al prezzo del bitcoin i minimi da novembre in area 9.400 dollari.

Corrado Nizza

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