Basta che i media riportino erroneamente la dichiarazione di un ministro indiano e il mercato delle criptovalute si tinge di rosso.
Oggi il ministro delle Finanze indiano, Arun Jaitley, ha tenuto il discorso sul bilancio 2018-2019, ribadendo che il governo di Narendra Modi non riconosce le criptovalute come sistema di pagamento e che verranno prese tutte le misure possibili per bloccare gli usi illeciti delle monete virtuali.
Il governo di Nuova Delhi pensa inoltre alla blockchain e ne valuterà l’utilizzo di questa tecnologia per sviluppare l’economia digitale indiana.
Le autorità locali hanno già annunciato che applicherà una tassazione del trading di criptovalute. L’India ha registrato un vero e proprio boom in questo mercato, che secondo ha prodotto 3,5 miliardi di dollari di transazioni effettuate nei 17 mesi precedenti.
Purtroppo la dichiarazione del ministro Jaitley è stata interpretata da agenzie, blog e portali di notizie come un divieto completo all’uso delle criptovalute nel paese, compreso il trading sugli exchange.
Bitcoin to be banned. Crypto currency illegal in India says @arunjaitley
— Anjana Om Kashyap (@anjanaomkashyap) February 1, 2018
#Bitcoin #DigitalCurrency #budget2018
“Crypto currency is illegal. Will eliminate it.” @arunjaitley
— Manak Gupta (@manakgupta) February 1, 2018
Bad news for bitcoin investors...!#Budget2018
Titoli che proclamavano la “fine per le criptovalute in India” hanno contribuito ad alimentare una pioggia di vendite, che ha fatto toccare al prezzo del bitcoin i minimi da novembre in area 9.400 dollari.
Corrado Nizza