Le startup del Vecchio Continente giocano un ruolo centrale nello sviluppo delle initial coin offering.
Quasi la metà del denaro investito negli ultimi anni per mezzo delle initial coin offering è stato raccolto da startup europee. Lo riporta Reuters, facendo riferimento a una relazione preparata dalla società di venture capital Atomico, che ha elaborato i dati forniti dalla californiana TokenData.
Secondo questo report, dal 2014 le imprese europee hanno attirato 1,76 miliardi di dollari attraverso le Ico, per un ammontare pari a circa il 46% del totale dei fondi raccolti a livello mondiale.
Di tutti i fondi raccolti dalle startup europee, il 47% (828 milioni di dollari) è andato a imprese svizzere, soprattutto quelle registrate nel Canton Zugo, regione famosa per la concentrazione di startup legate al mondo delle criptovaluta e per la tassazione bassa.
Nonostante il mercato delle Ico possa contare già sul coinvolgimento di società di venture capital come le americane Andreesen Horowitz e Union Square Ventures o la berlinese Blueyard Capital, secondo Atomico il mercato delle Ico darà accoglierà fondi provenienti da molte altre importanti società del settore a partire dal 2018.
Nel 2017 le Ico si sono affermate come un’alternativa ai mezzi tradizionali e regolamentati di raccolta fondi. Il data provider specializzato Coinschedule ha segnalato che tra l’inizio dell’anno e la fine di ottobre sono stati raccolti circa 3,5 miliardi di dollari attraverso 211 offerte di moneta iniziali.