Su un exchange dello Zimbabwe il bitcoin ha registrato un massimo intraday di 13.474,99 dollari.
Dopo che il Presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe ha licenziato il suo vice, Emmerson Mnangagwa, l’economia del Paese africano è piombata nel caos. E per tutta risposta il bitcoin ha raggiunto un nuovo record.
La criptovaluta era già scambiata a un tasso molto elevato, dato che da qualche tempo è diventata l’unica alternativa alla moneta nazionale, crollata a causa dell’iperinflazione che affligge lo Zimbabwe (un po’ alla stessa maniera di quanto osservato col Venezuela). Nella giornata di ieri, presso l’exchange locale Golix.io, il BTC ha raggiunto un record di 13.000 dollari, per poi segnare un massimo intraday di 13.474,99 dollari. Alle 16:37 su Coinmarketcap il valore di un bitcoin viene stimato a 7.185,24 dollari.
Il sistema monetario dello Zimbabwe sta crollando, ed è quasi impossibile spostare denaro fuori dal Paese: recentemente, le banche locali hanno affermato che presto le carte di debito Visa non potranno più essere utilizzate per effettuare pagamenti internazionali, in assenza di accordi precedenti e di depositi in moneta forte.
Di questa situazione di crisi estrema si è quindi avvantaggiato il bitcoin, la cui natura decentralizzata ne ha favorito la domanda in occasione del collasso del sistema bancario.