L’annuncio della riforma fiscale di Donald Trump ha avuto un impatto negativo sul titolo di Tesla, già in difficoltà dopo l’ultima trimestrale.
Ieri il Partito Repubblicano ha proposto di abolire le detrazioni fiscali per i proprietari di veicoli elettrici. Se il Congresso approverà il progetto di legge, le nuove norme entreranno in vigore nel 2018. La deduzione fiscale per i veicoli ibridi ed elettrici negli Stati Uniti va da 2.500 a 7.500 dollari ed è applicabile, tra gli altri, alle automobili di Tesla (NASDAQ: TSLA), a Nissan Leaf e a Chevrolet Bolt.
In base ai regolamenti in vigore, l’importo dell’aiuto diminuisce dopo che l’impresa vende 200.000 unità. Tesla presto supererà questa cifra. Tesla si aspettava di andare in profitto con le vendite della sua prima vettura per il mercato di massa, la Model 3. Il prezzo iniziale è di 35.000 dollari; 27.500 dollari con la deduzione fiscale. La società ha già ricevuto 500.000 prenotazioni per questo modello.
L’annuncio della riforma fiscale preparata dall’amministrazione Trump si è subito fatto sentire sulle azioni di Tesla (NASDAQ: TSLA), che erano già calate dopo la pubblicazione dell’ultimo rapporto trimestrale e hanno continuato a diminuire.
Al termine delle contrattazioni, Tesla ha ceduto il 6,8% a 299,26 dollari. La società ha da poco registrato la più grande perdita trimestrale della sua storia: 671 milioni di dollari o 3,7 dollari per azione. Per Tesla questo rosso è dovuto ai costi di sviluppo della produzione della Model 3 e alla necessità di soddisfare la domanda per la Model S e la Model X.
Le ripercussioni si sono estese direttamente anche al Ceo della società, Elon Musk, il cui patrimonio netto è diminuito di 800 milioni di dollari di dollari dopo la diffusione della notizia. Adesso viene stimato che il capitale di Musk si aggiri intorno ai 19 miliardi di dollari, ben 1,7 miliardi di dollari in meno rispetto a quanto riportato nel ranking annuale Forbes 400 pubblicato lo scorso mese.