L’utile di HSBC cresce del 448%
AP Photo/Kirsty Wigglesworth
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L’Asia fa da traino ai risultati trimestrali della banca londinese.

Nel terzo trimestre i profitti di HSBC (NYSE: HSBC), la prima banca in Europa per capitalizzazione di mercato, sono aumentati del 448% su base annua, da 843 milioni di dollari a 4,62 miliardi di dollari.

Gli analisti avevano previsto un utile netto pari a 4,7 miliardi, grazie soprattutto all’espansione della società nel mercato asiatico, dove i guadagni ante imposte sono saliti del 10% a 4 miliardi di dollari.

Lo scorso anno la banca era andata in perdita a causa della cessione delle attività in Brasile e delle fluttuazioni sfavorevoli delle valute.

I guadagni ante imposte per i primi nove mesi dell’anno sono cresciuti a 14,86 miliardi di dollari, +41% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre i ricavi sono incrementati a 39,1 miliardi di dollari. Sempre nel tra gennaio e settembre i proventi netti da interessi sono diminuiti del 9%, a 20,9 miliardi di dollari.

Oltre a sottolineare i progressi raggiunti circa gli obiettivi strategici fissati nel 2015, l’amministratore delegato Stuart Gulliver ha commentato:

“Abbiamo mantenuto un buono slancio nel terzo trimestre. Il nostro perno, che è l’Asia, sta facendo registrare una crescita dei ricavi e dei prestiti soprattutto in Hong Kong”.

All’inizio di ottobre la società ha nominato l’attuale responsabile del retail, John Flint, come nuovo Ceo a partire dal prossimo 21 febbraio. Il compito principale di Flint sarà incrementare il fatturato di HSBC.

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