Euro in ribasso dopo il referendum catalano
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Le autorità della Catalogna annunciano i risultati del referendum sull’indipendenza: il 90% dei votanti vuole la secessione dalla Spagna.

L’euro scende a 0,4% a 1,1761 dollari (-0,4%) e a 132,80 yen (-0,13%) in avvio di settimana.

La moneta unica risente del voto di domenica sull’indipedenza della Catalogna, mentre il dollaro è salito sulla base dei rumors riguardo un possibile cambio alla guida della Federal Reserve da Janet Yellen a Kevin Warsh, che potrebbe alzare prima i tassi di interesse della banca centrale americana prima del previsto.

Sul fronte dei mercati asiatici invece giungono notizie positive da Cina, dove l’atttività manifatturiera tocca i massimi dal 2012 e gli ordini hanno superato la produzione per la prima volta nel 2017, e Giappone, dove l’indice Nikkei ha chiuso la sessione a +0,22% e la fiducia delle grandi imprese manifatturiere ha toccato i massimi in oltre un decennio.

Il leggero calo dell’euro suggerisce una certa cautela da parte degli investitori, che prima di rivolgersi ai beni rifugio preferiscono valutare l’evolversi della situazione in Catalogna.

Domenica la polizia inviata dal governo centrale di Madrid ha chiuso 400 seggi preparati in occasione del referendum per l’indipendenza della Catalogna e presso i seggi si sono registrati diversi scontri che hanno lasciato centinaia di feriti, secondo i funzionari di Barcellona.

L’affluenza al voto ha superato il 42% e il “Sì” ha raggiunto il 90%. Nei prossimi giorni il parlamento catalano deciderà se proclamare l’indipendenza.

In Europa la Borsa di Madrid è l'unica piazza del Vecchio Continente in territorio negativo: l’Ibex 35 cede l’1,31% a 10.245 punti in avvio di sessione, per poi ritracciare a -0,80% alle 9:50.

Corrado Nizza

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