Gli utenti cinesi non possono più inviare messaggi di testo a partire dalla giornata di ieri.
Secondo il New York Times, le autorità cinesi hanno bloccato l’app di messaggistica WhatsApp, di proprietà di Facebook (NASDAQ: FB), a livello nazionale. Il governo sta rafforzando il suo controllo su internet prima del prossimo Congresso del Partito Comunista Cinese, che si terrà in ottobre.
WhatsApp è l’ultimo prodotto Facebook disponibile nella Cina continentale. Il social network è bloccato dal 2009 e anche Instagram è inaccessibile.
A metà luglio la Cina ha iniziato a bloccare l’invio di immagini, video e messaggi vocali attraverso WhatsApp. Ma la messaggistica testuale era ancora disponibile.
Nadim Kobeissi, attivista, programmatore e ricercatotore per Symbolic Software, ha segnalato per primo un fallimento nel funzionamento di WhatsApp in Cina il 20 settembre, ma è stato il 25 settembre che è avvenuto il blocco del servizio per tutti i residenti del Paese.
Secondo Kobeissi, le autorità hanno utilizzato un metodo di blocco “atipico”, in quanto hanno sviluppato dei software specializzati appositamente per questo scopo.
Le azioni di Facebook (NASDAQ: FB) sono scese del 4,5% a 162,87 dollari al termine della sessione di ieri.