Le cripto ritracciano dopo una settimana di fuoco incrociato dalle banche centrali
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08 settembre 2017

Criptovalute ancora sotto pressione: le monete digitali tornano in massa in territorio negativo.

Alle 17:03 il bitcoin (Bitcoin) cede il 7,27% del suo valore e viene scambiato a 4.295,37 dollari e l’ether segna -10,22% a 297 dollari. Perdite in doppia cifra anche per Litecoin, Bitcoin Cash, Ethereum Classic, NEO e IOTA, che arriva a perdere il 24,7%.

Questo ribasso conclude una settimana ricca dichiarazioni e prese di posizione da parte delle banche centrali sul tema delle cripto.

Ieri il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha bocciato la proposta dell’Estonia di introdurre una propria criptovaluta, l’estcoin, specificando che “Nessuno stato membro può introdurre una propria moneta”.

Dopo un vertice tenuto lo scorso weekend, la Banca popolare della Cina ha vietato le initial coin offering e oggi exchange locali come Yunbi, Dahonghua e Yuanbao hanno interrotto il trading per le valute piazzate attraverso ICO, mentre BitBay ha sospeso ogni operazione. Inoltre, secondo quanto riportato da Caixin, le autorità cinesi stanno prendendo in considerazione una stretta ancora più dura sulle piattaforme dove è possibile scambiare tutte le criptovalute, bitcoin compreso.

E infine nella giornata di lunedì la Banca di Russia ha emesso una nota nella quale “conferma la posizione espressa nel gennaio 2014 in merito a vari tipi di ‘valute virtuali’ private” e ha lanciato un avvertimento circa i rischi derivanti dagli investimenti nelle criptovalute e nelle ICO.

Corrado Nizza

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