Una società che gestisce 38 miliardi di dollari fa retromarcia sul bitcoin.
VanEck, società newyorkese famosa per i suoi fondi legati all’oro, ha depositato alla SEC (Securities and Exchange Commission) la domanda per lanciare un fondo dedicato ai contratti futures sul bitcoin (Bitcoin: BITCOIN).
L’ETF si chiamerà VanEck Vectors Bitcoin Strategy, riferisce la CNBC, e sarà scambiato sul Nasdaq.
Il documento inviato alla SEC recita:
“La performance del Fondo è determinata dal movimento del prezzo dell’asset digitale sottostante, dal rate of change e dalla variazione nella volatilità”.
La scorsa settimana Joe Foster portfolio manager e strategist per il più grande fondo della società, l’International Investors Gold Fund, aveva dichiarato che il bitcoin non avrebbe mai “replicato e rimpiazzato” l’oro nel ruolo di bene rifugio a causa delle differenze fondamentali tra i due.
Sempre Foster ha poi commentato:
“Il bitcoin e le altre valute digitali sono una moda che ha attratto l’attenzione di programmatori, speculatori ed early adopter. È mia opinione che gli stati non permetteranno alle valute digitali di raggiungere la massa critica necessaria a sfidare l’utilità delle valute fiat. [...] Nel migliore dei casi le valute digitali potrebbero occupare una qualche posizione intermedia come prodotto di nicchia. Nel peggiore dei casi diverranno un esperimento fallito che finirà in lacrime”.
A marzo la SEC ha bocciato la proposta del Winklevoss Bitcoin Trust, il primo della storia in bitcoin, a causa della mancanza di regolamentanzione attorno la valuta digitale; ma a fine di aprile ha annunciato che tornerà a occuparsene.
Alla fine di luglio la U.S. Commodity Futures Trading Commission ha approvato la richiesta di LedgerX per gestire contratti derivati sulle valute digitali, opzioni in questo caso, che cominceranno a essere venduti tra settembre e ottobre. Subito dopo la Chicago Board Options Exchange ha detto di voler offrire futures sui bitcoin entro il quarto trimestre del 2017.