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09 agosto 2017

La Russia non vuole lasciare alla Cina il primato nell’estrazione di criptovalute.

Russian Mining Company (RMC) intende raccogliere 100 milioni di dollari attraverso un’ICO per aiutare gli imprenditori russi a sfidare la Cina nel campo del mining.

La società è di proprietà di Dmitry Marinichev, consigliere tecnologico di Vladimir Putin, e Boris Zyryanov, presidente della holding Mikron.

RMC intende sfruttare il basso costo per competere il mercato cinese, il più grande al mondo nel settore del mining, utilizzando sui computer dedicati al mining un chip sviluppato originariamente per la tecnologia satellitare e che terrà basso il consumo di energia. 10 milioni di dollari derivanti dall’ICO potrebbero essere spesi solo per sviluppare hardware e processori.

“La Russia ha il potenziale per raggiungere fino al 30% della quota globale del mining di criptovalute” ha detto Marinichev in una conferenza.

A questo si aggiunge che gli investitori che acquisteranno i token della società avranno diritto al 18% dei ricavo generati dal mining, riferisce Bloomberg.

Sebbene in Russia le criptovalute non siano ancora regolamentate con chiarezza, ultimamente il Cremlino sembra essersi deciso a un cambio di passo: prima di questa ICO che sa di endorsement, a giugno un incontro tra il fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, e il presidente russo ha acceso l’interesse di quest’ultimo nei confronti della seconda valuta digitale più diffusa al mondo.

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