Un po’ di prospettiva sull’attuale debolezza dell’indice tecnologico.
L’attuale momento negativo dei titoli tecnologici nel mercato azionario mostra prima di tutto che non tutte le azioni hanno lo stesso peso. Al contrario, il calo che attualmente sta vivendo il Nasdaq Composite Index (-2,1% dal 7 giugno) dipende da sole cinque società per quasi il 75%. Nello stesso periodo di tempo il Dow Jones Industrial Average e l’S&P 500 sono rimasti sostanzialmente invariati.
Gran parte di questa dinamica si deve alle perdite di colossi come Apple (NASDAQ: AAPL.NASDAQ), Microsoft (NASDAQ: MSFT.NASDAQ) e Alphabet (NASDAQ: GOOGL.NASDAQ), che sono arrivati a cedere fino al 6,5%. Queste società contano per quasi il 30% dell’indice e il loro impatto fuori misura ha trascinato giù il Nasdaq, nonostante il grosso dei titoli tecnologici non abbia incontrato particolari problemi.
Michael Wilson, analista per Morgan Stanley, ha scritto in una nota ai clienti che questo selloff era aspettato da tempo “tenuto conto della performance e del posizionamento nelle azioni tech”. Per esempio, le azioni di Apple segnano ancora +25% per il 2017, cosa che offre molto spazio per dei movimenti in territorio negativo.
Nel corso degli ultimi quattro anni, la capitalizzazione di Facebook (NASDAQ: FB.NASDAQ) è aumentata del 544%, quella di Amazon (NASDAQ: AMZN.NASDAQ) del 268%, +170% per Apple, +441 per Netflix (NASDAQ: NFLX.NASDAQ) e +124% per Alphabet. Nello stesso periodo il Nasdaq Composite è cresciuto dell’84%, mentre l’S&P500 del 50%.
Wilson crede che il trend continuerà nel breve periodo, ma allo stesso tempo ritiene che il mercato deve ancora raggiungere il suo picco per quanto riguarda le azioni tech:
“Sarebbe sorprendente se questa fosse la fine per i titoli tecnologici, data la forte crescita degli utili a cui stiamo assistendo”.
Gli analisti pensano la performance nel settore tech dipenderà dalle previsioni in merito allo stato dell’economia. E se le condizioni cambieranno, allora le finanze ne trarranno beneficio.
Venerdì gli analisti di Goldman Sachs, guidati da David Kostin, hanno scritto in una nota che “le azioni tech e growth dovrebbero continuare a registrare performance superiori al resto del mercato, nonostante i cali di oggi”, se non si registreranno mutamenti consistenti nel panorama economico.
Per poi aggiungere: “Ad ogni modo, se gli investitori ricalibreranno le aspettative circa l’inflazione e la politica della Fed in modo da incorporare l’ottimismo da crescita suggerito dal livello dell’S&P 500, i tassi più alti dovrebbero portare a una sovraperformance finanziaria nel settore tech”.