Zuckerberg vuole il reddito di base per tutti
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Il CEO di Facebook riceve la laurea ad honorem dall’Università di Harvard e fa un appello per la definizione di un nuovo contratto sociale.

L’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, si aggiunge alla schiera personalità della Silicon Valley (tra cui Elon Musk di Tesla e Sam Altman di Y Combinator) che suggeriscono l’adozione di un reddito universale di base per combattere le disuguaglianze del sistema economico.

Giovedì Zuckerberg ha ricevuto la laurea ad honorem e ha tenuto un discorso ai laureandi di Harvard. “Se riesco ad arrivare alla fine di questo discorso oggi, sarà la prima volta che porto a termine qualcosa qui ad Harvard”, ha detto scherzando, riferendosi all’abbandono degli studi avvenuto 12 anni fa, quando lasciò l’università per dedicarsi completamente allo sviluppo del suo social network.

Ma il discorso di Zuckerberg ha subito preso una piega più seria e, soprattutto, politica. Tra i temi trattati cambiamento climatico, la modernizzazione della democrazia, lotta alla povertà, malattie, e, appunto, reddito universale di base:

“Ogni generazione ha la sua definizione di uguaglianza. Ora è giunto il momento per la nostra generazione di definire un nuovo contratto sociale. Dovremmo avere una società che misurano i suoi progressi non con metriche economiche come il Pil ma sulla base dei ruoli che ognuno di noi ha. Dobbiamo esplorare nuove idee come il reddito universale di base affinché ognuno possa assicurarsi un paracadute per sperimentare nuove idee”.

E ha aggiunto:

“Sono qui per dirvi che trovare un obiettivo non è abbastanza, la sfida è creare un mondo in cui tutti abbiano uno scopo nella vita. Averne uno ti fa sentire di appartenere a qualcosa più grande di noi stessi. [...] oggi la tecnologia e l’automatismo stanno eliminando molti lavori. Il senso della comunità è diminuito. Molte persone si sentono depresse, mentre cercano di riempire un vuoto. Ho viaggiato molto [...] ho incontrato tanti che mi hanno detto come la loro vita sarebbe stata migliore se avessero avuto qualcosa da fare”.

L’idea del reddito universale di base, nel quale lo stato paga una piccola somma di denaro a tutti i cittadini per coprire le loro necessità principali, di recente sta acquistando maggiore popolarità dentro la comunità tech, soprattutto dopo la diffusione di fenomeni come l’automatizzazione nel mondo del lavoro.

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