Strage a Manchester, un kamikaze si fa esplodere al concerto di Ariana Grande

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Ieri alle 22:30 a Manchester, Regno Unito, un attentatore suicida ha ucciso con un ordigno esplosivo imbottito di chiodi almeno 22 persone e ne ha ferite altre 59 (di cui 19 sono in condizioni gravi) a un concerto di Ariana Grande, cantante pop americana amata dai giovanissimi. Nessun gruppo ha ancora reclamato la paternità dell’attentato, ma dei supporter dell’Isis hanno festeggiato su Twitter.

Al momento si contano 8 dispersi.

In Gran Bretagna è stata sospesa la campagna elettorale per le elezioni anticipate dell’8 giugno. La premier britannica Theresa May ha definito l’attacco suicida un atto di codardia. “I nostri pensieri sono con le vittime e le famiglie”, ha aggiunto.

Da Israele il presidente USA Donald Trump ha espresso le sue condoglianze alle vittime dell’attentato e aggiunto, parlando dei terroristi: “Loro vogliono che li chiamiamo mostri, ma sono perdenti malvagi, sono questo, perdenti”.

La società di sicurezza informatica ha dichiarato che ci sono forti legami tra il Lazarus Group e l’attacco ransomware, che ha tenuto in ostaggio centinaia di migliaia di computer. Il governo USA ha detto che il gruppo di hacker opera al comando del governo nordcoreano.

Due astronauti impiegheranno circa due ore per riparare un guasto di un computer che controlla alcune delle attività principali della stazione (tra cui i pannelli solari, i radiatori e i cicli di raffreddamento).

L’ex presidente della Corea del Sud ha subito un procedimento di impeachment ed è accusata, insieme alla collaboratrice Choi Soon-sil, di aver ricevuto da diverse grandi aziende, tra cui Samsung (LSEIOB: Samsung Electronics Co [SMSN]), l’equivalente di 26 milioni di dollari in tangenti.

Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale USA, si è rifiutato di consegnare i documenti richiesti alla commissione intelligence del Senato che indaga sui legami tra l’entourage di Donald Trump e agenti russi che hanno interferito nella campagna elettorale del 2016. Flynn ha invocato il quinto emendamento, ovvero il diritto costituzionale alla difesa contro l’autoincriminazione. Altri due ex collaboratori di Donald Trump, Paul Manafort e Roger Stone, hanno consegnato agli inquirenti i documenti richiesti.

Il gruppo francese (EURONEXT: Vivendi [VIV]) ha detto che il successo di servizi di streaming musicale come Spotify potrebbe dettare la decisione di quotare in borsa una parte della sua partecipazione nella più grande compagnia discografica del mondo. L’anno scorso l’industria dello streaming musicale è cresciuta del 60% a 3,9 miliardi di dollari.

A cura di Corrado Nizza