La BoJ mantiene i tassi negativi e cambia gli obiettivi della sua politica monetaria
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La Banca centrale giapponese (BoJ) conferma i tassi al -0,10% e mantiene il suo piano di acquistodi bond annuale a 80mila miliardi di yen annui, ma introdurrà un Quantitative and Qualitative monetary easing (QQE) con un controllo della curva dei rendimenti. Ecco i punti salienti della riunione:

  • Introdurre QQE con un controllo della curva dei rendimenti, voto 7-2 con l’opposizione principale dei membri Sato e Kiuchi.
  • Introdurre un’impegno al superamento del target dell’inflazione.
  • Potrebbe affrettare l’ampliamento della base monetaria come opzione politica futura.
  • Potrebbe tagliare ulteriormente i tassi di interesse se necessario.
  • Abbandonare l’obiettivo di base monetaria.
  • Mantenere l’impegno di raggiugere un tasso di inflazione del 2% il prima possibile.
  • Lasciar cadere la sua operazione d’acquisto 7-12 anni di JGB.

Sui mercati dei tassi europei l’impatto della decisione della BoJ è stato minore, si sono scrollati ampiamente di dosso gli ultimi sviluppi e hanno operato scambi a volumi minori, sebbene riavvicinando il divario di apertura per vedere il benchmark tedesco intorno al livello 164,00. Mentre tutti gli occhi saranno puntati sulla decisione del tasso FOMC più tardi, prima di questo l’attenzione potrebbe indirizzarsi verso l’asta tedesca di 4 miliardi di euro 0% 2021 Bobl, programmata per metà mattina.

USD/JPY ha sperimentato volatilità per tutta la sessione e la coppia è indietreggiata a 101 prima di risalire a 102,80 e poi commerciare ai livelli preannunciati in anticipo sulla decisione del tasso della FOMC, come posizione dei partecipanti per l’evento. Inoltre, i partecipanti si stanno anche appigliando ai commenti durante la conferenza stampa di Kuroda della BoJ che minimizzano le preoccupazioni sull’inflazione, con alcuni che suggeriscono che i mercati FX sono un po’ indifferenti alle ultime misure svelate dalla BoJ. Altrove, si sono notati movimenti nei mercati FX sulle valute legate alle materie prime, con il rafforzamento di CAD e AUD alla veglia del calo significativo dell’Api di ieri, con anche l’aumento di AUD/NZD mentre NZD cura i postumi ispirati dall’asta di Fonterra GDT.

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