I leader del G7 hanno espresso timori sulle economie emergenti e il premier giapponese Shinzo Abe ha paragonato l'attuale situazione alla crisi finanziaria innescata dal fallimento di Lehman nel 2008.
"I leader del G7 condividono l'idea che le economie emergenti versino in una situazione difficile sebbene ci sia chi dice che l'attuale quadro non si possa definire 'di crisi'", ha detto il vice capo della segreteria di gabinetto, Hiroshige Seko, parlando con i giornalisti all'inizio della due giorni del G7 a Ise-Shima.
Rivolgendosi ai suoi omologhi del G7, il premier Abe ha detto di condividere l'opinione sui rischi per l'economia globale, secondo quanto riferito da Seko.
Abe ha presentato al G7 alcuni documenti, che si basano su dati del Fmi, secondo i quali i prezzi delle materie prime sono scesi del 55% da giugno 2014 a gennaio 2016, lo stesso margine registrato da luglio 2008 a febbraio 2009, nel periodo del fallimento di Lehman.
Abe ha assicurato che ad aprile del prossimo anno aumenterà l'Iva al 10% dall'8%, come previsto, a meno che non si verifichi una crisi finanziaria della portata di quella di Lehman o un disastro naturale significativo.