La babysitter uzbeka ha confessato di aver ucciso la bambina per vendicarsi dei bombardamenti in Siria
Anton Novoderezhkin / TASS
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La babysitter uzbeka, arrestata con l'accusa di aver ucciso una bambina di tre anni, ha confessato in un video, apparso su Internet, di aver agito in questo modo per vendicarsi contro Putin per i bombardamenti in Siria.

Nel video Gulchekhra Bobokulova, di 38 anni, dichiaratasi colpevole il giorno prima, appare con indosso gli stessi vestiti con i quali è stata portata davanti al giudice. La Bobokulova ha detto:

"Mi sono vendicata. Chi ha versato il sangue per lui. Putin sparge sangue, getta bombe con gli aerei ... Perché sui musulmani? Perché li bombardate? Perché nessuno dice nulla? Anche loro vogliono vivere. "

Lunedì la donna, vestita con un velo nero e tenendo in mano la testa mozzata della bambina, era stata arrestata dalla polizia nei pressi di una delle stazioni della metropolitana di Mosca, mentre si aggirava urlando "Allah Akbar".

Uno dei testimoni ha raccontato a Reuters di averla sentita gridare delle uccisioni dei bambini in Siria, ma allora le minacce non erano state indirizzate a Putin, ma al presidente ceceno Ramzan Kadyrov.

Le autorità hanno accusato la Bobokulova dell’omicidio senza aver menzionato collegamenti con gli estremisti islamici, anche se un investigatore ha detto che in tribunale prosegue la ricerca per trovare coloro che l’hanno incitata a compiere tale crimine.

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