L’impatto del cambiamento climatico su scorte di cibo e alimentazione potrebbe causare mezzo milione di morti in più nei prossimi decenni, secondo uno studio dell’Università di Oxford. Almeno 500.000 persone in più moriranno entro il 2050 per motivi di salute collegati alle temperature in aumento e ai cambiamenti nell’alimentazione, riferisce uno studio dell’Oxford Martin Programme on the Future of Food, pubblicato su un giornale britannico di medicina, The Lancet.
Consumo min0re di frutta e verdura e i cambiamenti nel peso corporeo potrebbero alzare il rischio di malattie come disturbi cardiaci e cancro. La disponibilità di cibo potrebbe calare del 3,2% a persona entro il 2050, rispetto a uno scenario senza cambiamento climatico.
I paesi con una ricchezza di fascia bassa (e media) saranno colpiti duramente dalla riduzione di scorte di cibo, specialmente nelle regioni del Pacifico occidentale e nel sud-est asiatico, tra cui Cina e India.
Marco Springmann, il ricercatore che ha condotto lo studio, ha detto in un comunicato via email:
“Il cambiamento climatico avrà probabilmente un considerevole impatto negativo sulla mortalità futura, anche sotto scenari ottimisti. Gli sforzi di adattamento devono essere estesi rapidamente.”
Su base pro-capite, Grecia e Italia potrebbero esserne colpite significativamente, ha aggiunto il ricercatore.