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Arabia Saudita e Russia, due dei più grandi produttori di greggio, hanno concordato di congelare la produzione dopo i colloqui in Qatar.

Fermare la produzione ai livelli di gennaio sarà "una misura adeguata" e la nazione vuole ancora soddisfare la domanda dei suoi clienti, ha detto il Ministro del Petrolio saudita Ali Al-Naimi a Doha, dopo i colloqui con il Ministro dell'Energia russo Alexander Novak.

Il Venezuale ha fatto pressione sui paesi esportatori tra cui Russia, Iran e Arabia Saudita per organizzare un incontro tra i paesi membri dell'OPEC e altri fornitori, nel tentativo di raggiungere un accordo che stabilizzi il mercato.

Oliver Jakob, capo dei consulenti di Petromatrix GmBh, ha detto in una nota ai clienti prima che l'incontro fosse concluso:

"Un congelamento non produrrà un ribaltamento immediato ma crea delle basi migliori per il recupero del prezzo nella seconda parte dell'anno".

Dopo l'annuncio il greggio Brent crude è cresciuto del 2,4% a Londra, toccando 34,20 dollari al barile, dopo essere registrato una crescita del 6,5% in precedenza.

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