Le trimestrali di Apple mostrano il primo calo nelle vendite dal 2003.
Apple ha previsto un declino un declino nel volume di vendite per la prima volta in più di dieci anni. La causa è da ricercare nel fatto che l’espansione in Cina non è più sufficiente per mantenere la crescita continua senza precedenti a cui ci eravamo abituati.
Apple (NASDAQ: AAP) ha chiuso l’ultimo trimestre del 2015 con un fatturato record da 75,9 milioni di dollari e un profitto da 18,4 miliardi.
Comunque, in un rapporto pubblicato martedì, si fa notare che l’utile della società sarebbe tra i 50 e i 53 miliardi di dollari, in declino rispetto ai 58 miliardi dello scorso anno. Questo è il primo declino dal 2003.
Secondo Bloomberg, nonostante livelli record di utile netto, 18,4 miliardi di dollari alla fine di dicembre, Apple ammette di aver raggiunto i limiti di crescita nelle vendite degli smartphones e che non può aumentare la sua quota di mercato in Cina.
In effetti le vendite dell’ultimo trimestre in Cina sono cresciute del 14%, una percentuale molto più basse del 70% annuale. Secondo Apple, durante il primo trimestre dell’anno sono stati venduti 74,8 milioni di smartphone, anche qui in calo rispetto alla media annuale.
I tentativi di Apple di modificare la situazione attraverso nuovi prodotti come Apple Watch non hanno portato ai risultati sperati.
Un altro problema per Apple è stato il rafforzamento del dollaro, che la compagnia ha citato come una delle ragioni del declino dei suoi guadagni.
Tra le altre cause, vengono citati “cambiamenti nella situazione economica nel mondo” e la “recessione in molti paesi”.
Tim Cook, CEO di Apple, ha aggiunto inoltre che “i problemi economici in tutto il mondo, il rallentamento nell’economia globale e l’indebolimento delle valute internazionali, in particolari il rublo nei confronti del dollaro, hanno avuto un impatto negativo sulla performance della compagnia”.