La seconda giornata del World Economic Forum è stata dominata da Cina e USA, mentre l’appuntamento finale promette di dare più spazio agli affari regionali, con il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi atteso per una conferenza.
Il vice presidente cinese Li Yuanchao ha detto giovedì che il suo governo non ha intenzione di svalutare lo yuan. Ha aggiunto che la Cina continuerà a "curarsi"dei suoi investitori, il che potrebbe rassicurare i mercati.
Per quanto riguardo gli USA, alcuni dei nomi più in vista non ritengono che un nuovo dei aumento di tassi sia nei programmi di Janet Yellen e della Federal Reserve.
“Stanno ricevendo reazioni da un mondo in deflazione con i prezzi degli asset in discesa, e io spero che rimarranno flessibili riguardo alla politica monetaria”, ha detto Ray Dalio di Bridgewater Associates.
Willem Buiter, capo economista di Citigroup Inc., ha detto che gli USA non sono in grado di reagire ai cambiamenti rapidi dell’economia globale a causa di un sistema politico disfunzionale.