Il petrolio torna a salire dopo gli scontri tra Arabia Saudita e Iran
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Il piano dell’Opec di calmare i mercati potrebbe essere destinato a fallire.

Il Brent ha superato i 38 $ al barile e gli esperti attribuiscono l’aumento del prezzo del petrolio all’interruzione delle relazioni tra Arabia Saudita e Iran.

Sabato 2 gennaio il ministro degli Interni saudita ha annunciato l’esecuzione di 47 persone accusate di essere coinvolte in attività di stampo terroristico. Tra i condannati spiccava Sheikh Nimr al-Nimr. La sua esecuzione ha generato rabbia e risentimento nel mondo sciita, compreso l’Iran.

Domenica 3 gennaio l’ambasciata saudita in Tehran è stata oggetto di attacchi e il ministro degli esteri dell’Arabia Saudita ha annunciato l’interruzione delle relazioni diplomatiche con l’Iran.

Secondo Bloomberg, l’Arabia Saudita e l’Iran si posizionano rispettivamente prima e quinta in termini di produzione del petrolio tra i paesi membri OPECA.

Durante il dicembre 2015, l’Arabia Saudita ha prodotto 10,25 milioni di barili di petrolio al giorno. L’Iran produce 2,7 milioni di barili al giorno e progetta di aumentare il volume di produzione, dopo la rimozione delle sanzioni internazionali.

L’incidente arabo-iraniano potrebbe alterare ancora di più il prezzo del petrolio

Lo situazione diplomatica tra Arabia Saudita e Iran potrebbe complicare gli sforzi dell’Opec tesi a calmare i mercati qualora l’Iran iniziasse a esportare un milione di barili di greggio extra al giorno, una volta che le sanzioni occidentali verranno abolite all’inizio dell’anno.

I prezzi del petrolio sono calati nel corso dello scorso anno a livelli mai più registrati dalla crisi finanziaria, in quanto l’offerta ha superato la domanda.

Durante quel periodo, l’Opec ha abbandonato il suo ruolo tradizionale di sostegno al mercato con i tagli di produzione. Eppure si lascia aperta la possibilità di una riunione di emergenza all’inizio di quest’anno quando verrà stabilito l’impatto del petrolio iraniano.

Adesso, con i due membri più potenti dell’Opec - Arabia Saudita e Iran - uno contro l’altro, le speranze di un accordo per regolare la produzione appaiono diminuire ancora di più.

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