Il Bahrein sulla scia dell'Arabia Saudita.
Domenica l’Arabia Saudita ha concesso 48 ore ai diplomatici iraniani, dopo che dei manifestanti hanno preso d’assalto l’ambasciata saudita a Teheran. Queste proteste sono la risposta all’esecuzione del religioso sciita Nimr al-Nimr da parte dell’Arabia Saudita.
Arabia Saudita e Iran sono importanti potenze per le comunità sunnite e sciite e si fronteggiano supportando i fronti opposti di Siria e Yemen.
Il Bahrein è governato da un re sunnita ma la sua popolazione è a maggioranza sciita.
Il regno ha dato 48 ore ai diplomatici iraniani per tornare nel loro paese.
Si teme che potrebbero diffondere scontri nella regione dopo l’esecuzione di Sheikh Nimr al-Nimr e altre 46 persone avvenuta in Arabia Saudita. I condannati erano erano accusati di reati legati al terrorismo.
Il ministro degli esteri iraniano ha accusato i sauditi di “continuare una politica di tensione e scontri nella regione”.
Il portavoce del ministro, Hossein Jaber Ansari ha detto:
“L’Arabia Saudita ritiene non solo suo interesse, ma anche la ragione della sua stessa esistenza, il continuare crisi e scontri e tentare di risolvere i suoi problemi interni esportandali all’esterno.”
Nella giornata di oggi due moschee sunnite in Iraq sono state bombardate e un imam ucciso.