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Una startup indonesiana che in pochi conoscono è diventata il leader nazionale nel settore del ridesharing.

Visto dalla bolla della Silicon Valley, il mondo appare spesso come un mercato unico e indifferenziato.

Ci sono numerosi esempi che sembrano supportare questo concetto. Oltre ai giganti della tecnologia come Google (NASDAQ: GOOGL) e Facebook (NASDAQ: FB), gli ultimi dieci anni hanno visto la nascita di nuove imprese con base nella Silicon Valley. Società come eBay (NASDAQ: EBAY), Netflix (NASDAQ: NFLX), Uber e Airbnb hanno utilizzato la tecnologia digitale per sconvolgere settori chiave dell’industria come la pubblicità, la vendita al dettaglio, i trasporti, gli alloggi e i media in tutto il mondo.

Tuttavia, in Indonesia, la startup locale GoJek è stata in grado di rubare il mercato a Uber, il suo rivale della Silicon Valley.

Cosa rende diversa GoJek

GoJek sembra condividere diverse similitudini con Uber. Tuttavia, possiede alcune differenze importanti che mostrano la sua comprensione superiore delle condizioni del mercato locale.

GoJek si concentra sugli scooter, non sulle auto. Questo le fornisce una serie di vantaggi chiave. Per prima cosa, nelle economie emergenti, la maggior parte delle persone può permettersi di acquistare e mantenere una moto piuttosto che un’auto. Ciò significa che la fornitura di autisti è semplice da far crescere.

La migliore comprensione di GoJek e la sua abilità di portare i possessori di moto sulla sua piattaforma le hanno permesso di “scalare” più rapidamente di Uber, che è entrata tardi sul mercato. Nel linguaggio delle nuove imprese, una società effettua una scalata quando le sue entrate crescono senza che questa debba aumentare i suoi costi operativi.

In secondo luogo, in ambienti urbani molto fitti, come quello di Giacarta, le moto offrono una soluzione di mobilità migliore e più flessibile. Inoltre, GoJek ha subito offerto un servizio di ridesharing, così da potere integrare una vasta gamma di servizi personali nella sua app.

Con la versione attuale della sua app, potete organizzare passaggi tramite auto o moto, prenotare un furgone per trasportare scatoloni, prenotare biglietti del cinema, farvi consegnare la spesa dal mercato locale e, persino, avere un massaggiatore e un estetista che vi attendono quando tornate a casa.

Nei suoi mercati tradizionali, Uber sta iniziando soltanto adesso ad ampliare la sua gamma di servizi alla consegna di cibo ed è molto in ritardo rispetto a ciò che offre il suo rivale sui mercati emergenti.

La conoscenza del mercato locale da parte di GoJek e le sue connessioni le hanno inoltre permesso di vincere su Uber grazie all’astuzia. Questo perché conosceva così bene il suo mercato locale da riuscire a raggruppare delle funzioni sulla sua app più adatte per gli autisti e i consumatori locali.

Altrettanto importante è il fatto che GoJek sia una startup con sede in Indonesia. GoJek è riuscita a districarsi nell’ambiente normativo del luogo grazie ai suoi forti collegamenti locali.

Contrariamente a Uber, che tende ad entrare nei suoi mercati e a seguirli con un esercito di pubblicisti e avvocati per farsi strada attraverso le condizioni normative locali, GoJek è riuscita abilmente a raggiungere il mercato evitando un conflitto con la radicata industria dei taxi.

Gli adattamenti normativi introdotti all’inizio di quest’anno hanno condizionato ulteriormente Uber, costringendola a lavorare tramite le società di autonoleggio e a limitare il suo utilizzo della tariffazione maggiorata.

L’approccio di GoJek le ha concesso non solo di avere successo nel vivace mercato indonesiano, ma l’ha posizionata per espandersi in altri mercati emergenti presenti nella regione.

Armata di più di 550 milioni di dollari derivanti dalla sua ultima raccolta fondi, GoJek viene attualmente valutata 4 miliardi di dollari. Con i fondi che possiede, GoJek ha la possibilità di dominare i servizi di mobilità e di cellulari in tutta la regione Asean, un mercato costituito da più di 650 milioni di persone, con alti tassi di penetrazione mobile.

Ma GoJek non sarà l’unica startup locale indonesiana a rubare il mercato ai suoi rivali della Silicon Valley più grandi e finanziati in modo migliore.

Altre startup tech locali

Un altro importante campo di battaglia sarà quello dei pagamenti. Sia Apple (NASDAQ: AAPL) che Google stanno espandendo in maniera aggressiva le loro iniziative di portafoglio virtuale, Apple Pay e Android Pay, nei nuovi mercati.

Il problema per loro, in mercati come quello indonesiano, è che le loro soluzioni sono costruite e fanno affidamento su un’infrastruttura bancaria e di pagamenti esistente. In Indonesia, l’85% della popolazione non ha accesso a carte di credito e a prodotti bancari più sofisticati. Società come Visa (NYSE: V) e MasterCard (NYSE: MA) non hanno una infrastruttura di pagamento ben consolidata ed è difficile ipotizzare che il loro modello possa funzionare anche su chi non è molto ricco.

Al contrario, startup come Xendit, cofondata dall’ex studente della UNSW Business School Moses Lo, offrono soluzioni di pagamento via mobile che sono più adatte alle condizioni del mercato locale e alla maggioranza dei consumatori.

Proprio come GoJek, Xendit potrebbe ritrovarsi a superare i suoi grossi rivali della Silicon Valley nei mercati emergenti perché è riuscita ad adattarsi meglio alle condizioni del mercato locale.

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