Matthew DeBord, che collabora su businessinsider.com, analizza le recenti dichiarazioni di Elon Musk su Apple.
Ma quando si tratta di valutare altri produttori d’auto e minacce potenzialmente concorrenziali nei confronti di Tesla (NASDAQ: Tesla Motors [TSLA]), l’AD non è poi così bravo.
Esempio emblematico: la scorsa settimana, Musk ha dichiarato che sebbene Apple (NASDAQ: Apple [AAPL]) abbia avviato tardivamente il suo misterioso progetto per auto, il colosso di Cupertino si riprenderà e avrà un consistente volume di produzione entro il 2020.
Per inciso, o forse per gentile provocazione, Musk ha affermato che per quel periodo Tesla consegnerà un milione di veicoli all’anno (la compagnia aspira già a 500.000 all’anno entro il 2018).
Vi è una remota possibilità che Apple riesca realmente a vendere auto entro il 2020, ma nulla più. Infatti, i commenti di Musk suggeriscono che voglia mantenere Tesla in un dibattito orientato sulla Silicon Valley riguardante il futuro dei trasporti, con aziende tecnologiche come Apple e Google (NASDAQ: Alphabet Class C [GOOG]) che fungano da concorrenti per Tesla e non i produttori di auto che stanno attualmente costruendo e vendendo auto elettriche.
Apple non ha smesso di specializzarsi nel “campo di distorsione della realtà” stevejobsiano e la Apple Car, nome in codice “Titan”, ne è un esempio per il 2016. Finora, abbiamo visto delle monovolume usate che sono andate in giro per la Bay Area con quelli che sembrano essere dei sensori fissati sul tetto. Apple ha acquistato delle proprietà ed effettuato noleggi piuttosto strani. E questo è quanto. Per il resto, sono tutte congetture a ruota libera e uno strano studio progettuale.
Quindi, se Apple riuscirà a portare un’auto sul mercato entro il 2020, si tratterà di un risultato piuttosto sorprendente. Che è ciò che i fanatici di Apple si aspettano – che la società rilasci un veicolo (probabilmente) elettrico e (probabilmente) con guida automatica, con un’ostentazione plateale, completamente sviluppato e pronto a spaccare.
Poco e niente
Ciò sarà impossibile. Le auto non sono smartphone. Sono grandi e, in un mondo pieno di iPhone, impossibili da nascondere. Apple dovrebbe testare le sue auto su strade pubbliche – infatti, dovrebbe far sapere a vari governi ciò che intende fare e, se volesse mirare all’aspetto della guida automatica, dovrebbe richiedere dei permessi in California.
Le macchine vecchio stile guidate da persone necessitano generalmente di circa quattro anni affinché vengano sviluppate da “zero”, quindi, se Musk ha ragione ed Apple ha iniziato tardi, è improbabile che il Project Titan veda la luce nel 2020; possiamo supporre per il 2025, volendo essere ottimisti.
Ciò a cui si possono ricondurre i commenti di Musk sono dei tentativi studiati per sviare le reali minacce concorrenziali che stanno per iniziare ad arrivare – e un’opportunità per distinguere i veicoli Tesla da alcuni dei nuovi veicoli elettrici a maggiore autonomia che presto arriveranno sul mercato.
Tesla è in procinto di trasformarsi da produttrice di auto elettriche lussuose di nicchia e dagli elevati margini di profitto a produttrice di auto elettriche per il mercato di massa e con un margine di profitto ridotto, con l’imminente Model 3 che ne sarebbe il primo esempio.
General Motors sta già per battere Tesla sul mercato con la Bolt da 320 km di autonomia, il cui arrivo è previsto verso la fine dell’anno. E GM, Ford e Volkswagen si stanno muovendo rapidamente per sviluppare attività futuristiche di nuova mobilità.
Detroit è lieta di sottolineare che le sue aziende automobilistiche tradizionali hanno guadagnato molto negli ultimi due anni e potrebbero essere interessate ad acquisire o investire in start up high-tech situate nel nord della California.
E tutto questo solo negli USA. I produttori di auto tedeschi e giapponesi si stanno anch’essi mobilitando per delle loro iniziative inerenti le auto elettriche e quelle a guida automatica.
Bene e male
Da una parte, tutto questo è un bene per Tesla. Non resterà l’unica azienda di auto elettriche realmente significativa ancora a lungo e ciò dovrebbe rendere felici Musk e il suo team. Tesla non può raggiungere il suo grande piano da sola, non in un pianeta in cui sono presenti oltre un miliardo di veicoli su strada.
Dall’altra parte, allo stato attuale Tesla non è molto brava nel suo core business, che è costruire auto. Le macchine che ha creato sono state straordinarie, anche se un po’ difettose (l’intera flotta di berlina Model S è stata richiamata lo scorso anno e la campagna di produzione del SUV Model X è stata richiamata all’inizio di quest’anno). Ma le consegne annuali non hanno mai soddisfatto le aspettative: 50.000 nel 2015, rispetto alle 55.000 promesse e circa 80-90.000 nel 2016, di cui finora ne sono state portate a termine meno della metà.
Non è che Tesla non sia in grado di fare macchine fantastiche. Il fatto è che Tesla non riesce a raggiungere la produzione ordinaria di un produttore di auto affermato.
Quindi, ovviamente, a Tesla piacerebbe vedersi competere contro Apple, un altro nuovo concorrente che non possiede alcuna competenza per quel che riguarda la produzione di auto.
Ci sono due punti di vista riguardo a cosa Apple abbia davvero in mente con Titan. Uno è che sia sicuramente un’auto. L’altro è che sicuramente non lo sia. Secondo questo secondo punto di vista, Apple starebbe probabilmente lavorando su un’interfaccia completa che ricreerebbe l’esperienza del trovarsi in un veicolo – pensate a un Apple CarPlay molto più avanzato.
Tuttavia, Musk sembra appartenere al primo punto di vista, secondo il quale ci si aspetta di vedere qualcosa con quattro ruote e un logo Apple sulle strade di Palo Alto insieme alla Model 3.
E se è realmente serio a questo proposito, allora sta commettendo un grosso errore. È sicuramente fantastico vedere Apple come il più grande rivale di Tesla. Ma prima dovranno essere affrontate le aziende che sono capaci di costruire e vendere auto.