Quando Facebook ha acquisito l’applicazione “filtro animato” Masquerade, all'inizio di questa settimana, era come se il social network sperasse in un “fascino per la terza volta ", un ennesimo sforzo per competere con Snapchat
Dal 2012 Facebook (NASDAQ: FB) aveva già provato a riprendersi usando l’applicazione molto popolare di messaggistica, e questa nuova acquisizione mette in evidenza la crescente tensione tra le due società, dal momento che entrambe si stanno affrontando nel campo dei video digitali e delle pubblicità che con essi portano a guadagnare molti soldi.
Prodotti falliti
Dal momento in cui Snapchat ha iniziato ad avere i primi successi nella fine del 2011, Facebook ha ripetutamente e senza successo cercato di imitare alcune delle sue caratteristiche più affascinanti.
Nel 2012 aveva rilasciato Poke, un'applicazione che consente agli utenti di inviare foto e video che si autodistruggono. La società stessa l’ha eliminata un anno e mezzo dopo. Poi Facebook ha provato di nuovo nel 2014 con un'altra applicazione, simile a Snapchat, chiamata Slingshot che, a quanto si dice, era stata creata sotto la diretta supervisione del CEO Mark Zuckerberg. L'applicazione non è riuscita a decollare, e nel mese di dicembre hanno staccato la spina anche a questa.
E Facebook non sta solo cercando di costruire dei cloni di Snapchat ma, secondo alcune voci, ha addirittura cercato di acquistare l'intera azienda per due volte, ma il CEO Evan Spiegel ha rimandato Zuck a casa a mani vuote entrambe le volte.
Facebook prevede di mantenere Masquerade come applicazione a se stante, incorporando effetti come i selfie Lens-esque di Snapchat in altri propri prodotti. Come lo farà esattamente è ancora da vedere, ma le caratteristiche di Masquerade probabilmente inizieranno ad apparire nei prodotti video di Facebook, una zona su cui si sta mettendo un sacco di attenzione.
Video ambizioni
Snapchat attualmente ha tante visualizzazioni di video al giorno quanto Facebook, con molti meno utenti attivi al mese e un altro tipo di esperienza visiva. (In Snapchat gli utenti devono cliccare sul video per vederlo, mentre su Facebook i video hanno un autoplay.)
Gli 8 miliardi di video di Snapchat visti ogni giorno sono fino a cinque volte di più rispetto allo scorso anno.
Anche su Facebook il fenomeno dei video ha iniziato a esplodere nel corso dell'ultimo anno. Ancora più di recente Facebook ha iniziato a riporre molta attenzione sul suo nuovo prodotto di video streaming in diretta, che offre molto di più dell'esperienza immediata ed effimera di Snapchat.
Nick Cicero, amministratore delegato e creatore della società Delmondo, specializzata nell’analisi di Snapchat, dice che nel mese di gennaio Facebook ha tentato un approccio con Snapchat sia per quanto riguarda l’influenza che per l’audience, ma le due società non hanno raggiunto alcun accordo commerciale.
Anche se Snapchat è ancora alle prime armi col monetizzare i suoi "Discover" e le sue storie "Live", queste sono particolarmente attraenti per i potenziali inserzionisti, perché sono opt-in e context based, e il pubblico vi è coinvolto al 100%. Rispetto ai normali video di Facebook, i Live stream trasmettono di più un senso di immediatezza e di impegno.
Uscire allo scoperto
Poiché entrambe le aziende stanno cercando di sviluppare il modello giusto per monetizzazione le loro offerte digitali e i video, Snapchat ha per ora acciuffato uno dei dirigenti degli annunci di Facebook, Sriram Krishnan, fondatore del Facebook Audience Network, che ha recentemente lasciato Facebook per unirsi a Snapchat.
Altri due dirigenti di alto profilo di Facebook , la HR Sara Sperling e il dirigente Mike Randall, che hanno disertato per Snapchat non dureranno a lungo lì. Ma una ricerca di LinkedIn indica che almeno 20 dei dipendenti che sono passati direttamente da una compagnia all'altra sono ancora lì oggi.
Come un dipendente di Facebook ha recentemente riferito a Business Insider, c'è la sensazione all'interno della società che Snapchat sia avvertita come la minaccia più grande di sempre.