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Walt Mossberg, giornalista di The Verge, dice che quest'anno non abbiamo visto nessuna grande novità.

Giornalisti esperti di tecnologia, appassionati e investitori sono sempre in attesa della grande Innovazione, del nuovo interessante dispositivo, app o servizio che affascinerà e cambierà il mondo. Come Google, l’iPhone, il Kindle o Facebook.

Ma niente di tutto questo è avvenuto nel 2015.

Non è stato per una mancanza di impegno. Tutte le grandi compagnie tecnologiche e anche quelle piccole, hanno introdotto nuove cose e, nelle mie recensioni, alcune di queste mi sono piaciute, altre meno. Alcune hanno venduto bene, altre sono state un fiasco. Ma niente della nuova produzione del 2015 ha ancora attirato e rivoluzionato le vite delle masse, sebbene alcune delle tecnologie che ritengo possano riuscirci sono migliorate e diventate più reali. Allo stesso tempo, alcune tecnologie vitali e fondamentali hanno mostrato segni di stagnazione o anche peggio.

Ecco quindi alcune delle tendenze principali che ho visto nel 2015.

1. Gli smartphone sembrano maturi

In questo momento lo smartphone è il computer più importante delle nostre vite e, nel 2015, sembra aver perso l’abilità di sorprenderci con nuove funzioni significative. Ciò non significa che sia finita – neanche per sogno. A livello globale, molte persone ancora non ne possiedono uno. E potrebbe esserci qualcosa di veramente fantastico che bolle nei laboratori di Cupertino, Mountain View, Seoul e Shenzhen.

Tuttavia, nel 2015, abbiamo avuto poche importanti novità dai migliori telefoni offerti da Apple, Samsung, o dalla linea Nexus di Google. Tutti si sono mostrati essere molto buoni, alcuni persino eccellenti sotto numerosi punti di vista. I telefoni più economici sono andati bene, ma non hanno introdotto funzioni nuove e coraggiose.

Forse la novità più deludente è stato il 3d Touch di Apple. Nella mia recensione dell’iPhone 6S, ho affermato che ritenevo potesse diventare qualcosa di importante. Ma, finora, sembra non essere decollato. Forse il prossimo anno. Forse mai.

2. Il laptop continua a lottare

Microsoft e i suoi partner hardware continuano a lavorare per aggirare una lunga crisi nelle vendite dei laptop di Windows con design touchscreen che tentano di combinare il portatile con un formato tablet.

Questo autunno il colosso del software ha persino prodotto un suo laptop ibrido raffinato e di alta qualità, il Surface book.

Ma ciò non sta funzionando.

La società di ricerca Gartner ha riportato un calo di anno in anno del 7,7% nelle vendite dei pc nel terzo trimestre del 2015. Questo calo è avvenuto interamente per le macchine Windows, mentre il Mac ha registrato un lieve aumento. Forse il trimestre delle festività sarà l’inizio di un’inversione di rotta, ma non ne sono sicuro. Il portatile resta vitale, ma le persone non sono abbastanza colpite dai design ibridi da volerne acquistare di nuovi tanto spesso.

Persino l’ultima novità di Apple, il raffinato e un po’ costoso MacBook, che richiede un adattatore per utilizzare i dispositivi USB standard, non ha esattamente generato ondate di entusiasmo. Il nuovo Mac è lento, eccessivamente caro e possiede una tastiera alla quale per molti riesce difficile abituarsi. Quindi, presumibilmente, queste vendite di Mac relativamente positive sono generate dal MacBook Air e Pro.

3. Microsoft è tornata

Dopo aver completamente saltato la rivoluzione degli smartphone del 2007 e aver rilasciato una versione imperfetta e confusionaria di Windows, nel 2015 Microsoft sembra essere uscita da un coma. Nel corso dell’anno, Redmond ha lanciato una versione fortemente migliorata del suo OS iconico, Windows 10, ha raffinato il suo tablet Surface Pro offrendo e iniziando a vedere sia un aumento nelle vendite che di apprezzamenti e, come già visto, ha fatto uscire il suo primo notebook.

Cosa ancor più importante, la compagnia ha consegnato ulteriori versioni migliorate del suo software di punta e di servizi online ai sistemi di telefonia mobile e alle piattaforme cloud dei suoi concorrenti. Questa è una nuova strategia pensata per diffondere la dottrina delle app di Microsoft, a prescindere da quale dispositivo o servizio utilizzi l’utente e per compensare il fatto che la compagnia non abbia una sua piattaforma mobile popolare.

Microsoft ha ancora molto lavoro da fare, specialmente per quanto riguarda gli smartphone, ma il nuovo AD Satya Nadella ha una visione chiara del futuro di Microsoft e la compagnia si sta comportando abbastanza bene da poter rimettersi in gioco.

4. Il nuovo grande prodotto di Apple non ha entusiasmato il mondo

La più grande aspettativa dell’anno è spettata all’Apple Watch, la prima nuova grande categoria hardware in cui Apple si è lanciata a partire dalla morte di Steve Jobs nel 2011. Tuttavia, otto mesi dopo, se ne parla a stento. I creatori di app non stanno pubblicizzando molto le nuove applicazioni e, per quel che mi riguarda, il Watch è utile principalmente per i messaggi e per l’esercizio fisico. Nel 2015 è sembrato che l’intera categoria sia andata alla ricerca di un motivo di esistere.

Ciò non significa che l’Apple Watch non stia vendendo bene per uno smartwatch, sebbene Apple non rilasci i dati di vendita del dispositivo. Basandomi soltanto sulla sua qualità, sul numero di app e sul brand di Apple, non mi sorprenderei se fosse lo smartwatch più venduto del mondo (rispetto a un fitness tracker). Alcuni analisti ritengono che sarà un regalo di natale molto richiesto. Ma gli smartwatch in sé sono adesso soltanto una nicchia.

Quest’ultimo anno è stato molto forte per Apple in termini finanziari e i suoi prodotti principali restano, dal mio punto di vista, i migliori del settore. Ma le vendite dell’iPad continuano a calare e, dato il suo successo, diventa sempre più difficile raggiungere nuove vette insieme all’iPhone. Apple deve sperare che, come accadde per l’iPod anni fa, il Watch abbia avuto soltanto un lento avviamento e che diventerà enorme.

5. L’internet delle cose resta un caos

Molto più che nel 2014, le compagnie hanno continuato a sfornare gadget e app per controllare qualsiasi cosa, dalle luci e dal termostato fino alla chiusura delle porte e agli elettrodomestici. Alcune di queste cose possono persino essere collegate. Ma è ancora tutto troppo confusionario e sconnesso per il consumatore medio. Questo vale sebbene Apple, Google e altri abbiano introdotto dei sistemi per provare e infondere un po’ di ordine e consistenza. Ma i produttori dell’Internet delle cose sono stati lenti ad utilizzarli. A giudicare dal 2015, sembra che le persone non utilizzeranno niente che sia più complicato del Clapper.

6. L’intelligenza artificiale migliora sempre di più

Tutte le principali piattaforme hanno adesso metodi di input intelligenti e a comando vocale. E nel 2015 tutti quanti sono diventati ancora più intelligenti e capaci.

Dopo quattro anni, Siri di Apple è adesso ragionevolmente affidabile e utile. Può persino condurre ricerche granulari sulla Apple TV. Lo stesso vale per i comandi vocali in Google Now. Amazon è entrato nei giochi con Alexa di Amazon Echo. E Microsoft con Cortana. Tra 10 anni tutte queste cose sembreranno senza dubbio primitive. Ma il paragone con il debutto di Siri nel 2011 è notevole.

E il 2015 verrà ricordato anche come l’anno in cui Elon Musk ha creato un’associazione no profit con lo scopo di assicurarsi che i progressi nel campo delle IA restino open source, per la protezione contro versioni potenzialmente dannose.

7. E sono state costruite le basi del futuro

Ci sono state quattro tecnologie che, sebbene non ancora mainstream, hanno compiuto grandi passi avanti nel 2015. Una è la realtà virtuale e aumentata, che Oculus, Samsung e altri stanno portando avanti. Nel 2015, persino un’istituzione di lunga data come il New York Times ha distribuito occhiali di cartone per la realtà aumentata con i suoi quotidiani per provare a unire la narrazione con la tecnologia.

La seconda sono i pagamenti via mobile, che un giorno potrebbero sostituire le carte di credito. Apple ha Apple Pay e Google ha il similare Android Pay. Confusamente, Samsung – il più grande produttore di telefoni Android – ha il suo sistema, Samsung Pay. La maggior parte di questi servizi sono ancora accettati da pochi esercenti, offline e online, per poter essere parte integrante della vita quotidiana. Ma sono cresciuti nel 2015 e ritengo che continueranno a farlo.

La terza sono le auto senza conducente. Google ne è il leader, avendo condotto anni di lavoro sull’idea. Ma si ritiene che anche Apple ci stia lavorando. Così come ogni produttore di auto convenzionali. Ci sono persino voci di un’impresa comune di qualche genere tra Google e Ford. Un utilizzo mainstream è lontano anni e affronta ostacoli normativi, ma nel 2015 si è fatto tanto.

Qualcosa di simile si può dire per i droni civili. Non sono ancora una vista quotidiana sulle strade comuni, ma sono diventati così popolari nel 2015 che il governo sta richiedendo che vengano registrati. E lo scorso mese Amazon ha mostrato i prototipi per una serie di droni di consegna.

No, non è stato l’anno più entusiasmante per le tecnologie personali. Ma potrebbe aver piantato i semi per le grandi cose che verranno dopo.

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