Apple Pay arriva in Cina
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Sia Apple che Samsung fanno il loro ingresso nel mercato cinese dei pagamenti mobili, dove li attende una dura competizione.

Le aziende Apple (NASDAQ: Apple [AAPL]). e Samsung Electronics (KRX: 005930) hanno raggiunto separatamente degli accordi con la compagnia cinese UnionPay per introdurre, l'anno prossimo, i loro sistemi concorrenti per i pagamenti mobili nel paese.

Le società hanno annunciato in un comunicato che i clienti della UnionPay, la più grande rete cinese di pagamenti e compensazioni, saranno in grado di aggiungere le loro carte di credito all'iPhone, iPad e all'orologio Apple per gli acquisti tramite l'Apple Pay. Gli utenti dei dispositivi Samsung Galaxy o Note, avranno opzioni simili.

L'accordo permette, ai due più grandi produttori di smartphone, di assicurarsi i sistemi di pagamento nascenti nel più grande mercato del mondo, con l'appoggio della UnionPay sostenuta dallo Stato; ciononostante dovranno affrontare una concorrenza radicata. La Alipay, del gruppo Alibaba (NYSE: Alibaba Group Holding [BABA]), e Tenpay, della holding Tencent Holdings (HKEX: Tencent Holdings [0700]), hanno già costituito delle basi solide per far sì che i loro clienti possano effettuare i pagamenti dai loro commerci elettronici e dalle altre piattaforme di affari.

"Alipay rimane l'attore dominante che risulterà difficile da superare, per la Apple Pay, nel futuro prossimo del settore", ha scritto in una e-mail, Di Jin, analista per la Forrester, società di ricerca. "Il partenariato tra Apple e UnionPay è una strategia di compromesso che difficilmente aiuterà la Apple a ottenere più utenti dalla concorrenza, nonostante le alleanze per i pagamenti mobili già esistenti tra la UnionPay e le banche o aziende su Internet.

Una tecnologia diversa

Tuttavia, per le imprese straniere come la Apple e la Samsung, la Cina rappresenta un'opportunità di profitto da un mercato in cui le transazioni di pagamento mobile sono salite, l'anno scorso, del 134%, a 22,6 bilioni di yuan (3,5 bilioni di dollari), come mostrano i dati della banca centrale.

La Apple e la Samsung utilizzano delle tecnologie diverse per i loro servizi. L'Apple Pay utilizza le comunicazioni a breve distanza (NFC, near-field communication), che consentono agli utenti di pagare gli acquisti alla cassa, digitando, nei loro telefonini o orologi, le informazioni della carta bancaria memorizzate su un dispositivo.

In Cina, la UnionPay ha più di 5 milioni di punti vendita abilitati all'NFC. D'altro canto, il servizio della Samsung utilizza ugualmente l'NFC, ma anche una tecnologia più tradizionale di lettura delle bande magnetiche.

Le quote di mercato

A febbraio, la rivista Caixin ha fatto notare che la Apple addebita spese per lo 0,15% del valore di ogni acquisto effettuato tramite il suo sistema, oltre alle commissioni del 2% pagate dai commercianti negli Stati Uniti. La Caixin indica che questo tasso sarebbe troppo caro in Cina, visto come il contributo totale pagato da alcuni commercianti è solo dello 0,38%.

Nel 2014, gli affiliati di Alipay della Alibaba controllavano l'83% dei pagamenti mobili da terzi, del mercato cinese, mentre la Tenpay ne deteneva il 10%, secondo la società per le ricerche di mercato, iResearch. Secondo il suo sito web, la Alipay permette ai suoi oltre 400 milioni di utenti fisicamente registrati di effettuare acquisti da computer da tavolo, tablet e smartphone verso più di 130.000 commercianti tradizionali.

La società ha dichiarato che la tecnologia per i pagamenti mobili sarà disponibile, per i titolari delle carte di credito cinesi della UnionPay, già dagli inizi del 2016, dopo i test e le certificazioni richieste dal regolamento cinese.

Eddy Cue, vicepresidente ed esperto di software e servizi Internet della società, con sede a Cupertino, California, ha dichiarato:

"La Cina rappresenta un mercato estremamente importante per la Apple e con la UnionPay cinese e il sostegno delle 15 banche principali cinesi, gli utenti godranno presto di un'esperienza di pagamento comoda, privata e sicura".

Secondo la sua pagina web, la società fondata nel 2002 a Shanghai dal Consiglio di Stato e dalla banca centrale congiuntamente con i suoi azionisti, tra cui le principali banche cinesi, la UnionPay ha più di 4,6 miliardi di carte di credito in circolazione, con una rete in più di 150 paesi.

"Le banche sperano di poter utilizzare la piattaforma UnionPay per essere coinvolte nel settore dei pagamenti mobili", ha detto Chen Xingyu, analista alla Phillip Securities Research, con sede a Shanghai. "Grazie alla collaborazione con la Apple e la Samsung, la UnionPay potrà raggiungere dei clienti esclusivi medio/alti".

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