Come sarà il 5G?
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100 Mb al secondo, 73 GHz e altre caratteristiche della tecnologia di trasmissione dati di quinta generazione.

Ad appena cinque anni di distanza dal lancio sul mercato del primo smartphone 4G, l’industria wireless si sta già preparando per il 5G.

I quattro principali operatori americani di telefonia mobile, così come i produttori di chip e le più importanti aziende fornitrici di servizi di rete stanno lavorando allo sviluppo delle tecnologie 5G per la propria clientela.

Vi sono tuttavia alcuni grossi ostacoli che i protagonisti del settore dovranno risolvere prima che si possa veder comparire il simbolo 5G accanto all’indicatore dell’intensità del segnale. Ad esempio, deve persino essere ancora stabilito il preciso significato di 5G, per non parlare poi di come sarà veramente e di quando debutterà.

Ma con i consumatori che utilizzano quote sempre più consistenti di banda 4G per guardare i video in streaming sui propri telefonini, il 5G diventerà presto una necessità. Gli ingegneri delle telecomunicazioni lavorano notte e giorno allo sviluppo di tale tecnologia, permettendoci così di avere un quadro più completo sul chi, cosa, dove, quando e perché del 5G.

Cos’è il 5G?

Il “G” degli standard 3G, 4G e 5G sta per “generazione”. Perciò il 5G sarà la quinta generazione di tecnologie di rete wireless.

Gli standard riguardanti il 5G non sono stati ancora definiti. Secondo Bill Smith, presidente della divisione network operations di AT&T (ICE Europe: Futures On WTI Crude Oil Mar 2017 [T]), il 5G verrà probabilmente definito nel 2018 e i relativi standard verranno codificati nel 2019 dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, organizzazione facente capo alle Nazioni Unite. Tali standard determineranno quali tecnologie wireless potranno essere chiamate “5G” così come i requisiti che esse dovranno soddisfare, come ad esempio la velocità.

È comunque possibile ipotizzare, con ragionevole certezza, che le caratteristiche del prossimo 5G saranno basate sulle tecnologie emergenti oggi al centro delle sperimentazioni da parte delle compagnie di telefonia mobile.

Per farla breve: il 5G sarà più veloce, intelligente e meno avido di energia rispetto al 4G, permettendo così la nascita di una nuova generazione di gadget tecnologici; il 5G ci regalerà smartphone più veloci, nuovi dispositivi smart per la casa e congegni indossabili dalla maggiore autonomia.

Quanto sarà veloce il 5G?

Potenzialmente il 5G è in grado di garantire velocità sino a 40 volte superiori a quelle del 4G – abbastanza da consentire lo streaming di video “8K” in 3D o il download di un film in 3D in circa sei secondi (con il 4G, occorrerebbero sei minuti).

Sfortunatamente i consumatori si troveranno dinnanzi a differenze di rilievo tra gli esperimenti in laboratorio da una parte, e la vita quotidiana dall’altra. Per quanto sia piacevole fantasticare di velocità massime di questo tipo, nel mondo reale le velocità effettive saranno di gran lunga inferiori rispetto a quanto promesso.

Nokia (NYSE: Nokia Corporation [NOK]), uno dei principali protagonisti di questa innovazione, ritiene che la tecnologia 5G garantirà velocità effettive pari a circa 100 megabit al secondo quando la rete è maggiormente congestionata – quattro volte superiori rispetto alla velocità massima del 4G.

Un’altra caratteristica del 5G è la sua bassissima latenza, il che significa che si ridurrà drasticamente il tempo necessario alla rete per rispondere ai comandi dell’utilizzatore. Questo potrebbe far apparire molto più veloce il caricamento di siti web, app, video e messaggi.

Come funzionerà?

Molte delle sperimentazioni sul 5G effettuate dalle compagnie telefoniche sono incentrate sulle frequenze super-alte dai 73,000 MHz in su. Per fare un paragone, l’odierna rete di telefonia mobile utilizza frequenze che vanno dai 700 ai 3500 MHz.

Il vantaggio dei segnali che viaggiano su frequenze super-alte è la velocità nettamente superiore di trasmissione dei dati. Lo svantaggio è che riescono viaggiare solo per distanze molto più brevi e che non riescono a penetrare con facilità all’interno degli edifici. Ciò comporterebbe la necessità di installare migliaia – forse persino milioni – di mini-ripetitori o “celle in miniatura” su ogni lampione o edificio, all’interno di tutte le abitazioni e forse addirittura in ciascuna stanza.

Tutto questo comporterebbe numerosi problemi. In che modo le aziende di telefonia mobile saranno in grado di gestire una mole di dati tanto sterminata? Esistono realtà, come ad esempio Alpental recentemente acquisita da Google, che sono già al lavoro per risolvere questa sorta di “effetto collaterale”. Ma non sono affatto vicine a una soluzione secondo Akshay Sharma, analista in infrastrutture wireless di Gartner.

Ecco perché il 5G potrebbe andare a integrare il 4G, piuttosto che rimpiazzarlo del tutto. Negli edifici e nelle aree più affollate il 5G sarebbe in grado di incrementare la velocità. Ma per chi guida lungo un’autostrada il 4G potrebbe essere l’unica opzione disponibile – ancora per diverso tempo.

Quando arriverà il 5G?

Per nessuna di queste domande si prevedono risposte in tempi brevi. L’opinione generale all’interno del settore è che nel corso delle Olimpiadi Invernali del 2018 in Corea del Sud verranno effettuati esperimenti riguardanti il 5G. Intorno al 2020 inizierà poi lo sviluppo su larga scala della tecnologia.

Tuttavia Verizon (NYSE: Verizon Communications [VZ]) ha dichiarato di essere al lavoro sulle tecnologie 5G con l’obiettivo di farle sbarcare molto prima sul mercato – si vocifera addirittura nel 2017.

Con tutte le domande che ruotano intorno al 5G e la vastità dei problemi che devono essere risolti, è decisamente improbabile che qualsiasi progresso raggiunto da Verizon possa avere un’ampia diffusione. Ad esempio i produttori di smartphone dovranno sviluppare chip che siano in grado di inviare e ricevere il segnale 5G senza tuttavia far lievitare i costi.

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