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Le recensioni sull’iPad Pro potrebbero essere poco entusiaste, ma resta comunque il futuro dell’informatica.

Sono uscite le recensioni sull’iPad Pro di Apple e si possono trovare un po’ ovunque. Secondo l’opinione generale si tratterebbe di un fantastico iPad, ma di un pessimo rimpiazzo per il laptop.

Questa è una cattiva notizia per la macchina di marketing di Apple, dato che all’inizio di questa settimana l’amministratore delegato Tim Cook aveva annunciato che l’iPad Pro potesse sostituire il vostro laptop.

Ma è probabilmente una buona notizia per la linea di tablet/laptop ibridi di Microsoft Surface.

Il fatto che il Surface faccia girare una versione completa di Windows 10 lo rende la scelta migliore per gli utenti che cercano un tablet focalizzato sulla produttività, specialmente con l’avvicinarsi della stagione dello shopping natalizio.

Ma Microsoft non dovrebbe abituarsi a questo periodo in cui è al top. Adesso il Surface Pro 4 potrebbe sembrare buono in confronto con l’iPad Pro, ma Apple ha una funzione che Microsoft sembra non riuscire a realizzare: l’App Store.

Le app

Quando nel 2008 ha lanciato l’App Store, Apple ha cambiato per sempre lo schema di sviluppo di software. Offrendo un luogo con un’identità in cui i clienti pagano e gli sviluppatori vengono pagati, i software sono diventati più accessibili al consumo che mai prima di allora.

Le app del genere che vediamo sugli iPhone, sui telefoni Android e Windows hanno vantaggi strutturali sui software per desktop tradizionali.

Ad esempio:

  • Le app funzionano l’una separatamente dall’altra, ciò significa che nessuna applicazione può influire sui dati di un’altra e che inoltre non ci sia molto bloatware a rallentare l’apparecchio, come accade per la nota barra di ricerca di Yahoo.
  • Le app si aggiornano automaticamente in background, ciò è positivo per la sicurezza e migliore affinché gli sviluppatori si accertino che tutti i loro utenti siano in possesso degli ultimi dati.
  • Le app sono semplici da installare. E dato che è l’App Store a gestire il pagamento, questo tiene traccia di quali software possediate e quali no, quindi il passaggio a un altro dispositivo è semplice.
  • Le app lasciano che sia l’Apple Store a gestire il pagamento e a collegarlo a un account. Gli sviluppatori amano questa caratteristica perché rende le app, specialmente quelle dell’iPhone, più difficili da piratare.
  • Per le imprese, è semplice usare funzioni di gestione per controllare quali siano le app installate da un punto centrale su ogni dispositivo.

Ma non è stata Apple ad avere quest’idea. Nel 1993 Electronic AppWrapper, un catalogo di software su CD-ROM, ha avuto il merito di essere il primo app store. Da allora anche altri ci avevano provato, ma non ci erano mai realmente riusciti.

Buona parte della motivazione per cui Apple abbia avuto successo dove altri hanno fallito risiede nel suo pubblico passivo con il suo fiorente business di hardware. Si tratta dell’unico modo lecito in cui gli utenti possano avere software di terzi sui loro iPhone, iPad e da adesso anche Apple TV.

Gli sviluppatori sono stati ampiamente felici di mandar giù il 30% sulle vendite che Apple si prende dalle vendite su App Store, perché l’accesso a tale pubblico ne vale la pena.

Sotto molti aspetti, è una vittoria per tutti. Gli sviluppatori ottengono un percorso più diretto ai clienti, ciò significa che i software siano più disponibili e lucrativi che mai. Gli utenti ottengono una più ampia gamma di software facilmente gestibili, con gran parte delle difficoltà o degli inconvenienti a carico degli sviluppatori.

La guerra delle app

Ma il vantaggio di Microsoft è la sua storia.

Un problema delle app per smartphone e tablet è che tendono a fare meno rispetto alle versioni per desktop o web. Confrontate Google Docs per iPhone con la versione per desktop.

Dal punto di vista storico, è andata bene. Anche se gli utilizzatori di smartphone si infastidiscono ogni volta che per fare qualcosa devono metter via il loro iPad e prendere il proprio laptop, almeno hanno il laptop.

Ma per l’iPad Pro, che Apple annuncia possa sostituire un portatile, è un fattore limitante.

Per esempio, si utilizza un sistema con gestione dei contenuti basato su browser che non viene mostrato correttamente sui browser mobili. Ciò significa che è poco verosimile che l’iPad Pro possa sostituire un laptop. E il sospetto è che molti troveranno gli stessi limiti nei loro ambienti di lavoro.

Inoltre, a giudicare dalle prime recensioni sull’iPad Pro, non molte app oltre a – e questo è abbastanza divertente – Microsoft Office sono state ancora aggiornate così da poter trarre vantaggio della zona di schermo più grande del nuovo tablet.

Microsoft Surface Pro 4

Per contro, sul fronte laptop, ho amato il Microsoft Surface Pro 4, un tablet che fa girare una versione completa di Windows 10. Ciò significa che posso usare la mia versione desktop del browser Google Chrome con la mia versione desktop di Slack e portare a termine il lavoro.

Inoltre, a differenza del Microsoft Surface Pro 4, non potete avviare numerose app in Windows sull’iPad Pro – molte app per l’iPad sono state abilitate per una sorta di visualizzazione split-screen prima del lancio dell’iPad Pro, ma questo è tutto ciò che ottenete tramite il vero multitasking.

Il Surface Pro 4 è un tablet con una versione completa di Windows 10 con tutto ciò che questo comporta. L’iPad Pro è un iPad più grande, che a sua volta è di per sé un iPhone più grande.

Ma non tagliate ancora fuori Apple.

Apple è la favorita nel lungo periodo

Microsoft Windows è stato lento a entrare nello schema dell’App Store perché per lungo tempo non ha dovuto farlo.

Sin dai primi anni ’90, Microsoft ha goduto di una situazione con gli sviluppatori in cui le principali nuove applicazioni, specialmente i software di business, uscivano prima su Windows – e spesso esclusivamente. Il mercato di app del Windows Store sta ancora lottando per decollare, ma questo va bene, perché fa girare qualsiasi altra applicazione di Windows, da Windows 7 fino ad oggi. Non c’è una carenza di software da potervi far funzionare.

Tuttavia, l’App Store di Apple – e non quello di Microsoft – è il lungo in cui sta avvenendo il vero cambiamento. I migliori, più nuovi, più pazzi, più rivoluzionari software stanno sempre più finendo per prima su iPhone e Android e mai su Windows Store. Non potete nemmeno trovare una versione ufficiale di Snapchat su un dispositivo Windows.

Tim Cook

Quindi mentre Windows 10 e il Surface Pro stanno facendo un gran colpo facendovi eseguire il software del passato e del presente, l’iPad Pro è per le app del futuro.

A meno che Windows non rivoluzioni il suo Windows Store – e lo faccia alla svelta – questo continuerà ad essere vero. E mentre in questa stagione natalizia il Surface Pro 4 sembrerà essere una scelta migliore, rivediamolo tra altri tre o quattro anni.

Una volta che gli sviluppatori di Apple avranno più tempo e opportunità per creare app migliori per una serie di schermate e una volta che Apple ne avrà realizzato l’hardware, l’iPad Pro potrebbe essere il miglior dispositivo con cui poter far cose con i software del futuro.

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