Guai con Theranos: un resoconto in prima persona
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La compagnia di analisi del sangue, il cui valore si stima sui 9 miliardi di dollari, ha deluso le aspettative. Jean-Louis Gassee, ex computer executive Apple e ora presidente del C.d.A. degli azionisti di PalmSource, ha condiviso la sua esperienza con Theranos.

Mi sono interessato per la prima volta a Theranos perché la fondatrice della compagnia, Elizabeth Holmes, ha promesso di rivoluzionare (interrompere, se preferite) gli esami del sangue. Con la sua tecnologia e attrezzatura Edison, vi basta recarvi presso la farmacia Walgreens del vostro quartiere, fornire poche gocce di sangue da un dito e per 5,35 dollari ottenere un’analisi del sangue completa. Semplice e conveniente.

Ho un amico in questo gioco. Sembra che un antenato ungherese abbia tramandato un gene errante JAK2 che fa andare il midollo osseo in Policitemia vera (PV), un nome buffo per “troppe cellule sanguigne” – con potenziali trombi, specialmente quando i vasi sanguigni dell’individuo degenerano con l’età. Non c’è una cura, non ancora, ma con un accorgimento regolare il trattamento è semplice: N-idrossiurea, un economico derivato dell’urea del diciannovesimo secolo, che rallenta la produzione di midollo osseo.

In omaggio al mio antenato, compio una routine decennale, una passeggiata al laboratorio di ematologia dello Stanford Hospital per dare campioni di sangue testati per l’esame emocromocitometrico e per i metaboliti. I miei valori non sono cambiati molto dalla mia ultima visita e il cortese ematologo mi apostrofa come “noioso da un punto di vista medico” (Pourvu que ça dure!). Buon per me: se il valore dell’ematocrito (PCV) supera la soglia del 45%, devo andare dal vampiro e “donare” 500 ml di sangue. (Dopodiché questa pinta di sangue perfettamente sano deve essere buttato via. Regolazioni. Sigh…).

Mentre stavo facendo ritorno al mio ufficio presso la University Avenue, mi è venuta un’idea: perché non provare Theranos per un confronto? Sono tornato allo studio del mio medico e ho ottenuto una prescrizione dalla sua gentile infermiera (in California è ancora necessaria una ricetta del medico, mentre in Arizona Theranos ha fatto pressioni per ottenere l’accesso ai suoi esami anche senza ricetta). Qualche minuto dopo, mi trovo nel piccolo ufficio di Theranos all’interno della farmacia Walgreens nella University Avenue. Fornisco alcune gocce del mio sangue e mi viene detto di creare un account online e di attendere i risultati. Dopo due tentativi falliti nel creare un account Theranos, ottengo l’accesso ai miei valori:

  • Piastrine: 430, date le mie condizioni è un valore alto;
  • Ematocrito: 44,1, un valore passabile, ma scomodamente vicino al limite del 45%.

Il laboratorio di ematologia di Stanford non è d’accordo:

  • Piastrine: 320, non c’è da preoccuparsi, torni tra due o tre mesi;
  • Ematocrito: 41,1, idem.

Le differenze sono inquietanti. I valori di Theranos sono più alti di un allarmante 34% e 7% rispetto a quelli di Stanford. A chi dovrei credere?

Incuriosito e un po’ preoccupato, ho fatto un nuovo esame da Theranos il giorno seguente.

Theranos:

  • Piastrine: 375, un calo del 13% in 24 ore;
  • Ematocrito: 40,6 meno dell’8,6%; adesso mi trovo nella “zona sicura”.

Questi invece i risultati di Stanford, il giorno dopo:

  • Piastrine: 297, un calo del 7%;
  • Ematocrito: 41,7, un aumento dell’1,5%, leggermente in su, ma non allarmante.

I valori di Theranos hanno due problemi: divergono sensibilmente da quelli di Stanford e, cosa più importante, divergono dai loro stessi valori di 24 ore prima. La concentrazione di glucosio può variare ogni ora, ma ciò non vale per le piastrine e per l’ematocrito.

Ho scritto all’amministratore delegato con fatti e cifre (e documenti di supporto), chiedendo una riposta:

Gent.ma Sig.ra Holmes,

qualche parola d’introduzione:

sono un uomo di 71 anni, un vostro cliente con una leggera condizione di PV curata con dosi moderate di N-idrossiurea e occasionali flebotomie di 500ml.

Sono anche un patito della tecnologia e, tra le altre cose in 47 anni passati nell’industria tecnologica, ho gestito il reparto di ingegneria di Apple a Cupertino. Sono un curioso compulsivo, mi piacciono le tecnologie innovative e sono stato inevitabilmente attratto da Theranos.

Adesso, i fatti:

Il 29 giugno mi sono recato presso il laboratorio di ematologia dello Stanford per i valori dei metaboliti e per l’esame emocromocitometrico di routine.

Mentre stavo tornando a Palo Alto, mi sono fermato presso lo studio del mio medico, ho ottenuto una prescrizione, sono andato all’ufficio di Theranos presso la farmacia Walgreens della University Avenue di Palo Alto e ho ottenuto un esame emocromocitometrico.

Fatti con un’ora di scarto, i valori dell’ematocrito di Stanford e di Theranos differiscono di circa il 7%: 44,1 di Theranos contro i 41,1 di Stanford.

Per le piastrine, la differenza è ancora più ampia: 430 di Theranos contro i 320 di Stanford.

Incuriosito, ho ottenuto una nuova prescrizione e sono tornato da Theranos il giorno seguente, il 30 giugno.

24 ore più tardi, i valori di Theranos erano notevolmente diversi: Ematocrito 40,6 e piastrine 375.

Per essere più sicuro, oggi 1 luglio sono tornato allo Stanford per un secondo esame.

Stanford: Ematocrito 41,7 e piastrine 297.

Ho trovato i prezzi e la convenienza dei servizi di Theranos allettanti, ma mi preoccupa l’affidabilità dell’importante valore ematocrito.

Qual è l’intervallo di confidenza nelle vostre misurazioni? Di un punto in più o di uno in meno? Di cinque punti in più o di cinque meno? Quando arrivo a 45, devo fare una flebotomia. Come dovrei comportarmi con il vostro valore di ematocrito di 44,1 del 29 luglio?

Sono curioso di saperne di più sulla vostra metodologia, sui vostri standard e controlli qualità e vorrei darvi l’opportunità di rispondermi prima che scriva una Monday note sul vasto tema degli esami dei laboratori e altri misteri riguardanti la sanità.

(Ultima cosa, ma non meno importante, aprire un account, far funzionare l’app è stato difficoltoso, diversi errori del sistema, interfaccia utente non accogliente…).

Cordiali saluti

Jean-Louis Gassée

Potete immaginare quel che è avvenuto dopo: niente, nessuna risposta. Ho ignorato la questione e ho affrontato altri argomenti, ma questa continuava ad assillarmi. L’obiettivo dichiarato da Theranos – esami del sangue economici e non dolorosi, è ammirevole e, spero, realizzabile.

3 gocce sono sufficienti

La scorsa settimana, due storie del Wall Street Journal hanno suscitato seri dubbi a proposito della moralità di Theranos. Come riporta il Journal, ex impiegati hanno accusato la società di vari generi di rappresentazioni fuorvianti e persino di palesi imbrogli:

“Alcuni dei valori del potassio registrati da Theranos erano così alti che i pazienti sarebbero dovuti essere morti se questi fossero stati corretti, secondo un ex impiegato”.

Il legale della società replica che: “Theranos non ha indicazioni che ‘risultati non accurati siano stati recapitati ai clienti’”.

Anche la tecnologia è messa in questione: sembra che Theranos utilizzi il suo “avanzato” dispositivo Edison soltanto in uno degli esami che vende. Per tutti gli altri, usa macchine disponibili sul mercato.

La Holmes si mostra enfaticamente in disaccordo con il Wall Street Journal, definendo i suoi rapporti “erronei di fatto e scientificamente e basati su dichiarazioni senza fondamento”, senza offrire nuovi dati sull’accuratezza e sulla ripetibilità dei suoi esami.

Ancora una volta, a chi devo credere?

Chi è Elizabeth Holmes?

La storia della Holmes è la quintessenza della Silicon Valley. Una donna che abbandonando lo Stanford ha imparato il mandarino e ha in seguito venduto compilatori C++ a università cinesi; la Holmes possiede più di una dozzina di brevetti, viene finanziata da illustri investitori in capitale di rischio ed ha scalato la vetta finanziaria (si dice che Theranos, ancora privato, abbia un valore di 9 miliardi di dollari, di cui la Holmes ne possiede circa 4.5). Viene mitizzata dai media in adorazione – date un’occhiata alla descrizione sul New Yorker di Ken Auletta e nell’articolo sull’Inc. Magazine “21 Surprising Facts About Billionaire Entrepreneur Elizabeth Holmes”.

Indossa dolcevita neri e viene inevitabilmente comparata a… beh, lo sapete.

Scavando un po’ più a fondo, il consiglio di amministrazione di Theranos mi fa rabbrividire. Ex segretari di stato (George Schultz e Henry Kissinger) e della difesa (William Perry) e un ex senatore (Sam Nunn)… Come possono queste persone fornire un aiuto con nuove tecnologie sanitarie e modelli di business?

Per risolvere le questioni sulla moralità, Theranos potrebbe prendere un largo campione di pazienti (la compagnia dichiara di avere gestito “milioni” di esami) e confrontare i valori con quelli di Quest Diagnostics o di Stanford sugli stessi pazienti… io mi proporrei come volontario.

Il compito potrebbe sembrare costoso, ma considerate le alternative: regolatori del FDA arrabbiati, cause legali (Theranos ha già assunto il celebre avvocato David Boies in misura preventiva) e, in conclusione, la fine di un sogno.

Fonte: Monday Note

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