Al volante di una Tesla
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Uno degli utenti del popolare sito Quora ha chiesto come ci si sente a guidare un Tesla. Ecco la risposta di John Gustafson, proprietario di una Tesla Roadster Sport.

Possiedo una Tesla Roadster Sport da quattro anni, ed è la mia unica auto. Molti tengono le loro Tesla Roadster in garage e le trattano come oggetti da collezione (in effetti lo sono, dato che Tesla non le produce più). Io, invece, la guido ogni giorno. Ho anche guidato parecchio la Model S, anche se non ne posseggo una. Così ho pensato di poter rispondere alla domanda più dal punto di vista di un "utente pioniere", con alcuni dettagli sulle Roadster.

La vettura è una di quelle che non puoi fare a meno di guardare. La gente continua a fotografarla; una volta sono tornato al punto in cui ce n'era una parcheggiata e lì tre ragazzini si stavano facendo i selfie utilizzando l'auto come sfondo. Quasi ogni giorno, le persone mi fanno un cenno di stima o gridano "adoro la tua auto!" E sento sempre le stesse domande che riesco ormai a prevedere.

Una conversazione tipo:

"Quante miglia fai con una carica?"

Io rispondo 240, ma aggiungo che Tesla sta offrendo un aggiornamento che permetterà di arrivare a 400 miglia e che hanno in programma di dimostrarlo guidando una Roadster da San Francisco a Los Angeles senza ricarica.

"Quanto tempo ci vuole per ricaricare?"

Io gli dico che si ricarica un miglio al minuto, e questa la devono proprio digerire. "Vedila in questo modo: se guido per trenta miglia e torno a casa, la collego e in mezz'ora è completamente carica. È proprio come ricaricare un cellulare".

"Quindi hai una stazione di ricarica speciale?"

"Uh, si chiama presa a muro. È possibile utilizzare una normale presa a muro da 120 volt, ma quella da 220 volt nel mio garage ricarica più in fretta".

"È … tutto elettrico??"

Questa mi fa sempre sorridere. La gente semplicemente non riesce a credere che non vi sia un motore a benzina da qualche parte; con molte case automobilistiche che costruiscono ibridi di serie come la Chevy Volt e la BMW i3 chiamandoli "veicoli elettrici", capisco il motivo della confusione. Quindi sottolineo che non esiste alcun impianto di scarico sulla mia macchina. E poi aggiungo, "niente messe a punto. Niente cambio dell'olio. Niente controllo fumi di scarico. Niente pompa carburante o trasmissioni che si usurino".

"Nessuna trasmissione! Cosa intendi per nessuna trasmissione?

"Il motore è collegato al semiasse e la curva di coppia è piatta. Questo è il motivo per cui può passare da zero a sessanta in 3,7 secondi. Ma la parte divertente è passare da zero a trenta in 1,8 secondi, sembra uscire dal cartone animato di Vile il Coyote e Beep Beep, come essere in un parco divertimenti".

"Aspetta … se non c'è trasmissione, come si fa in retromarcia?"

"Fai andare il motore all'indietro".

"Ah". Passano pochi secondi prima che l'interlocutore trovi un errore fatale dell'auto. "Ma quanto dura la batteria?"

"Beh, dopo quattro anni ho ancora il 90% della capacità originale. Credo che con questo ritmo, tra vent'anni avrà la stessa capacità di una Nissan Leaf, ma a quel punto le batterie ricaricabili saranno molto più economiche e molto migliori di questa, quindi sarò felice di comprarne una nuova."

"Se carichi la macchina dalla rete di alimentazione, non sposti il problema delle emissioni di carbonio a monte, cioè alla centrale elettrica?"

"Ho i pannelli solari sul tetto che sono sufficienti per alimentare la mia casa e ricaricare la mia auto, e mi avanzano kilowatt. E anche se non li avessi, il CO2 prodotto anche dal più inquinante generatore di energia a carbone sarebbe di gran lunga inferiore alla quantità di CO2 che produrrei se percorressi una data distanza utilizzando un motore a benzina."

"A quanto puoi andare?"

"L'auto è limitata dal software a 150 km/h, ma non credo di aver mai superato gli 85 km/h. Molte automobili hanno velocità di punta elevatissime, ma non si arriva mai a sfruttarle comunque. È l'accelerazione che conta, nella guida di tutti i giorni."

È emozionante da guidare anche quando il limite di velocità è a soli 30 km/h; mi piace il gioco di accelerare fino ad esattamente il limite di velocità nel più breve tempo possibile, senza superare il limite. Non c'è un limite legale in fase di accelerazione, ma solo per la velocità! Inoltre, a differenza di un'auto a benzina o un ibrido, non vi è alcuna penalità per le partenze con sprint, se non l'usura più rapida dei pneumatici. E una cosa molto divertente mi accade spesso dopo aver accelerato così nel traffico cittadino quando il semaforo diventa verde: dopo pochi secondi, alcune auto, come un'Audi o BMW, mi superano ruggendo, superando il limite di velocità di almeno 20 km/h, come per dire: "Ah, sì? Anche io vado veloce!" E almeno una volta sono state fermate dalla polizia. Non riuscivo a smettere di ridere. Se vuoi superare il limite di velocità, puoi farlo in una Yugo, quindi non mi ha stupito il fatto che siano riusciti a raggiungerli.

Molto di ciò che ho scritto vale sia per una Tesla Roadster che per una Tesla Model S P85D. La differenza con la Roadster è:

  • è molto bassa; si viaggia con il sedere a circa sei pollici dall'asfalto, il che la rende ancora più veloce, proprio come andare in go-kart;
  • non è insonorizzata come la Model S, quindi si sente più vento ad alta velocità (ma il motore è appena percettibile, un lamento come quello di un lontano reattore in partenza). La Model S offre una guida molto raffinata, ma nella Roadster non posso proprio avere una conversazione in vivavoce se sto guidando;
  • si sente veramente la strada, molto direttamente. Lo sterzo è manuale, non automatico!

Non ho mai amato tanto un'auto quanto amo la mia Tesla Roadster.

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