Nouriel Roubini: “Le valute digitali delle banche centrali distruggeranno bitcoin”
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21 novembre 2018

Il professore americano Nouriel Roubini, che insegna economia alla Stern School of Business della New York University, ha invitato le banche centrali a emetterà le proprie criptovalute centralizzate (CBDC).

Roubini, un esperto in materia di mercati finanziari internazionali e bolle finanziarie, si è guadagnato col tempo il soprannome di Dr. Doom ed è stato uno dei pochi economisti ad anticipare la crisi globale del 20007-2009. Negli ultimi tempi si è distinto particolarmente come troll della comunità delle criptovalute e instancabile critico di bitcoin, altcoin e della tecnologia blockchain.

In un articolo pubblicato sul Guardian, Roubini scrive che il mondo si sta muovendo inesorabilmente verso la digitalizzazione e che la tradizionale moneta fiat prima o poi svanirà nella storia. A questo proposito, secondo l’economista, le CBDC saranno la soluzione più efficace per il sistema bancario, dal momento che anche le valute digitali emesse dalle banche centrali non avrebbero bisogno di una blockchain.

“Le CBDC sostituirebbero probabilmente tutti i sistemi di pagamento digitali privati, indipendentemente dal fatto che siano collegati a conti bancari tradizionali o alle criptovalute”, scrive Roubini.

L’unico inconveniente delle CBDC, secondo Roubini, è che mineranno l’attuale sistema di riserve frazionarie, per cui le banche commerciali fanno soldi distribuendo più prestiti di quanti ne detengono come depositi liquidi: se tutti i depositi bancari privati sono trasferiti alle CBDC, le banche tradizionali dovranno diventare “intermediari di fondi prestabili”.

Ciò significa che il sistema di riserva frazionaria sarà sostituito da un sistema di banche limitate nella loro attività, che potranno detenere solo asset sicuri e dalla elevata liquidità garantita, gestiti principalmente dalle banche centrali.

L’economista ritiene che questo sarà un passo importante verso la sostituzione dell'attuale sistema bancario a rischio di crisi.

“Trasferendo i pagamenti da banche private a banche centrali, un sistema basato sulle CBDC sarebbe un vantaggio per l’inclusione finanziaria. Milioni di persone senza accesso ai servizi bancari avrebbero accesso a un sistema di pagamento quasi libero ed efficiente attraverso i loro telefoni cellulari”.

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