I pro e i contro della presidenza Trump
Pagina principale Opinione, Donald Trump, USA

Barry Ritholtz, editorialista di Bloomberg View, parla delle speranze e delle preoccupazioni degli investitori in merito alla presidenza di Donald Trump.

Tutti noi viviamo in una bolla di filtraggio che ci siamo costruiti da soli. Uscirne per scoprire quello che rischiamo di perderci è un lavoro a tempo pieno che non finisce mai. Ascoltare il parere delle persone che gestiscono del denaro per conto di clienti è uno dei modi in cui provo a fare tutto ciò . È sempre affascinante scoprire quello che sentono dal loro avamposto.

Sono parecchi gli argomenti che spuntano con regolarità: la Federal Reserve, i tassi d’interesse, le valutazioni dei titoli e così via. Ma in questi giorni niente domina le conversazioni quanto il sorprendente inizio della presidenza di Donald Trump.

Oggi voglio descrivere in termini ampi quello che si dice a riguardo, almeno sullo base di quello che sento. Immagino che molti lettori sentano le stesse cose, a prescindere dal loro tipo di lavoro.

Non voglio affrontare questo argomento attraverso le lenti della partigianeria politica o dell’ideologia. Come già detto troppe volte, non è quello il modo di investire il vostro denaro. Forse il modo migliore per formulare la questione è in termini di impatto costruttivo e distruttivo nei confronti del valore di mercato.

Se io o voi siamo d’accordo o meno con questa lista di pro e contro qui sotto non è rilevante; a essere rilevante è invece il pensiero di milioni di persone che hanno investito migliaia di miliardi.

Pro

I pro e i contro della presidenza Trump
AP Foto/Andrés Kudacki

1. La riforma fiscale

Questo è il punto più importante e comprende tagli delle tasse, una revisione del codice che regola le imposte alle imprese e il rimpatrio di migliaia di miliardi di dollari di profitti delle multinazionali parcheggiati all’estero per evitare tasse onerose. Come notato in precedenza, sarebbe difficile battere l’impatto economico dei tagli delle tasse, della riforma fiscale e del ritorno dall’estero di tutti quei soldi. Sommate tutto questo al punto numero 3 della nostra lista e avete lo stimolo keynesiano al suo meglio.

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2. Deregulation

La speranza non viene solo dal settore finanziario, che ha goduto di un forte rally post-elezioni, ma da molti altri settori. La pia illusione è che i costi di fare business diminuiranno.

3. Infrastrutture

A un certo punto Trump sembrava entusiasta all’idea di spendere fino a 1.000 miliardi di dollari nella ristrutturazione e nell’espansione dei ponti, delle strade, dei tunnel, dei porti e dei sistemi idrici americani. Si tratta di una decisione che andava presa molto tempo fa.

4. Fiducia

Complessivamente tutti e tre fattori precedenti sono riusciti a rendere più ottimisti gli uomini d’affari e gli investitori, cosa che ovviamente si ripercuote nei mercati.

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5. Un partito solo al comando

Ho il sospetto che ogni presidente degli Stati Uniti in segreto desidera un sistema parlamentare dove è più facile (in teoria) fare le cose.

Contro

I pro e i contro della presidenza Trump
AP Foto/Andrés Kudacki

1. Priorità sbagliate

La stretta sull’immigrazione da paesi a maggioranza musulmana; mettere in discussione l’indipendenza della Fed; le nomine bizzarre e poco qualificate per la sua squadra di governo; inimicarsi senza motivo la Cina e altri partner commerciali; abbracciare la Russia e il suo regime canaglia. Più il presidente perderà tempo su priorità sbagliate, meno conteranno i punti positivi elencati sopra.

2. Le elezioni congressuali del 2018

Le elezioni di metà mandato del 2010 si sono rivelate molto significative, poiché hanno visto emergere il Tea Party in opposizione al Presidente Barack Obama. Trump ha dato origine a una reazione negativa molto più grande di quella subita da Obama, in quanto i suoi livelli di popolarità sono ai minimi storici per un nuovo presidente. Probabilmente Trump ha a disposizione meno tempo per realizzare qualsiasi cosa rispetto a ogni altro presidente dell’era moderna.

3. La svolta presidenziale

Stiamo ancora aspettando che ciò accada. La verità è che, se le sue conferenze stampa ci hanno insegnato qualcosa, le probabilità sono ridotte. Basti pensare alla strana insistenza su notizie facilmente smentibili; la tendenza a definire fake news chiunque non sia d’accordo con lui; la scarsa capacità di concentrazione; le liti inutili e senza fine con i media. Questa parata di errori spontanei rende nervose molte persone, compresa una parte dei suoi sostenitori.

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4. Scandali e problemi legali

Dite quello che volete di Obama, la sua amministrazione era priva di scandali e piani per avvantaggiarsi del suo ruolo per ottenere un rendiconto personale. Non abbiamo terminato neanche il primo mese della presidenza Trump e questo punto è già grande fonte di preoccupazione.

5. Incertezza

Tutti i punti precedenti hanno trasformato il candidato del caos nel presidente dell’incertezza. In pratica non esiste modo di sapere che tipo di presidenza sarà, dato che non abbiamo mai visto una figura come Trump ricoprire la carica di Presidente degli USA.

Per adesso i mercati sono ai massimi storici e sembrano non curarsi di questi timori. Io sospetto che a breve scopriremo quale sarà il fronte del dibattito a trascinare le conversazioni e i mercati.

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