I migranti cercano nuove vie di accesso per entrare in Europa
Leonhard Foeger/Reuters
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Le rotte dei migranti sono ancora al centro delle preoccupazioni di Bruxelles.

Mentre l’Unione Europea prova a rispedire migliaia di migranti verso la Turchia e vicino i Balcani, cresce la preoccupazione per come queste persone disperate per trovare rifugio o lavoro in Europa si stanno già servendo dei contrabbandieri per trovare altre vie d’accesso.

Albania, Ungheria, Bulgaria e Romania rappresentano delle vie, dicono i ministri dei governi e gli esperti, e la Spagna è in contatto con Algeria e Morocco per provare a fermare l’apertura di nuove vie di passaggio.

“Non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo essere cauti”, ha detto il ministro degli Interni Jorge Fernandez Diaz, quando è arrivato giovedì per i colloqui con i suoi colleghi dell’Ue a Bruxelles.

Quest’anno sono entrati più di 130.000 migranti in Grecia, ma il loro cammino a nord attraverso i Balcani fino a luoghi come Germania e Scandinavia è essenzialmente bloccato, a causa di maggiori controlli alle frontiere.

Gli ufficiali serbi hanno detto giovedì che circa 150 persone stanno arrivando in Serbia ogni giorno attraverso una strada pericolosa che passa dalla Bulgaria, e che ci sono frequenti notizie di furti e pestaggi da parte delle persone del luogo.

I contrabbandieri e trafficanti di esseri umani probabilmente trarranno vantaggio dal possibile accordo dell’Ue con la Turchia e dei check-in alle frontiere nei Balcani, dicono alcuni esperti.

“Si tratterà di una grande vittoria per i gruppi di trafficanti.Gli effetti sono già visibili”, dice Tuesday Reitano dalla Iniziativa Globale contro il Crimine Organizzato Transnazionale.

Reitano ha detto che gruppi di 50 o più migranti sarebbero stati trasportati attraverso l’Albania dalla mafia locale. Le rotte dei clandestini si stanno aprendo nuovamente in Ungheria, dove le autorità affermano che sempre più persone stanno facendo breccia nel muro con filo spinato al confine meridionale.

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Le preoccupazioni di Italia e Germania

L’Italia teme che in molti si dirigeranno a ovest verso l’Albania, per poi prendere delle navi e attraversare il Mare Adriatico.

“Finora non abbiamo alcuna prova di nessun flusso di grandi dimensioni”, ha detto il ministro degli Interni, Angelino Alfano, che ha comunque riconosciuto che sarebbe logico aspettarsi dei movimenti, dato quanto accaduto nei Balcani, ma “al momento non sta succedendo oggi”.

Sebbene le rotte sia difficili da controllare e i movimenti possano cambiare da un giorno all’altro, l’agenzia dell’Ue che controlla i confini, Frontex, ha detto che il suo personale non ha ancora notato grandi cambiamenti. Comunque, sono pronti piani d’emergenza se le cose dovessero mutare.

“L’Albania è solo una della possibilità”, ha detto il direttore esecutivo di Frontex, Berndt Korner, questo giovedì a Belgrado.

“Lo stesso vale anche per la costa occidentale della Grecia e anche per il Montenegro. Resta da vedere cosa succedere in Croazia, ma è sicuramente una delle possibilità da prendere in considerazione.”

Una volta che le condizioni meteo miglioreranno, le persone potrebbero tornare ai percorsi più pericolosi nel Mar Mediterraneo Sea, dalla Libia all’Italia. In migliaia sono morti nel tentativo di raggiungere l’isola di Lampedusa negli ultimi anni. Il ministro degli Interni della Germania, Thomas de Maiziere, ha detto che Berlino e Roma sono in stretto contatto per “assicurarsi in anticipo di non dover ripetere quello che è successo sulla tratta dei Balcani.”

L’intesa tra Ue e Turchia - un accordo complesso e poco chiaro che serve espellere i rifugiati dall’europa - resta una preoccupazione per molti.

Guy Verhofstadt, leader del blocco liberal ALDE al Parlamento Europeo, ha commentato:

“Questo accordo ridurrà drasticamente gli accessi legali nell’Unione, obbligando i rifugiati disperati a cercare altre strade. Rivedremo un ritorno alla tratta di Lampedusa, una nuova tratta di Malta, una nuova tratta albanese e una nuova tratta bulgara.”

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